Italo Talia canapa, mentre può essere ipo,tizzato uno sviluppo, più deciso che per il passato, nella lavorazione delle fibre artifi~iali e sintetiche. Ed al riguardo i11dicativo appare sia il passaggio, all'ENI, delle M.C.M. (anche se non appaiono chiare le intenzioni di tale azienda) sia quanto afferma il nuovo piano economico• nazionale nel capitolo dedicato alle azioni programmatiche nei settori direttamente produttivi, dove parla appunto di « prospettive di localizzazione di imprese del nuovo tipo ' multifibre ' (con integrazione a valle nel campo della confezione), specie nelle regioni meridionali, dove si presentano opportunità di collegamenti (in termini di trasporto e di assistenza tecnica) con gli impianti produttivi di fibre sin tetiche ». Va detto, infi11e, che possono essere considerate zone di relativa concentrazione dell'industria tessile i11Campania l'area tra Napoli e Casoria e la contigua zona canapicola di Frattamaggiore-S. Antimo e Caserta-Marcianise (tale area, infatti, è stata riconosciuta di prevalente interesse tessile in una recentissima legge che dispone provvidenze per il settore), no,nché la direttrice tra Scafati, Angri e Nocera. ITALO TALIA 90 Bibiiotecaginobianco
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