Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

Marcello Marin del resto, con qt1anto prescritto ge11era,lmente dagli statuti regio11ali 52 • Non è tanto prematuro ormai, almeno,: in sede di assetto territoriale, parlare di strutture commerciali moderne. Una chiara allusione ad esse è, del resto, contenuta nella nuo,va legge per jl Mezzogiorno, allorché si definiscono i « progetti speciali di investimenti organici » nelle regioni meridionali 53 • Tra i loro1 obiettivi è compresa « l'attuazione di complessi organ.ici di opere e di servizi relativi all'attrezzatura di aree metropolitane o di nuove zone di sviluppo ». È stato notato 54 che il progetto che investe l'area metropolitana di Napoli è, appunto, un « progetto di equilibrio » e, come tale, deve tendere ad orientare e correggere la crescita metropolitana in atto. Più recentemente 55 l'assessore all'industria della Regione campana (tra l'altro proprio in polemica con i] progetto pilota), ha ribadito l'importanza di a1Jportare correzio,ni ancor più decise allo sviluppo del territorio campa110 procedendo per gra11di direttrici di equilibrio regionale. Se, quindi, l'obiettivo è quello di creare dei nuovi poli di attrazione nell'interno del territorio regionale, va tenuto· presente come, secondo l'esperie11za degli altri paesi euro,1Jei 56 , un centro commerciale od 11n grande ipermercato 57 sono, per risolv~re questi problemi, elementi validissimi in virtù della attrazione che esercitano; attrazione spesso insostituibile per vir1cere quella del centro della città. 52 Quello della Campania, all'art. 4, relativo agli obiettivi e alle finalità della Regione, affern1a che essa « coordina le attività co1nmerciali ed agevola l'organizzazione razionale della produzione e la tutela del consumatore». 53 Precisi ri ferilnenti a tali progetti si trovano anche nel progetto 80 ed, ultimamente, nel documento preliminare al programma economico nazionale 1971-75. 54 FERDINANDVOENTRJGLIA, La nuova legge per il Mezzogiorno, in « Rassegna Economica del Banco di Napoli », luglio-agosto 1971. 55 V. « Il Ivlattino » del 13.2.1972. Sullo stesso giornale 1'8 marzo u.s. sono riportate alcune dichiarazioni dell'assessore regionale Servidio che, rilevato il nesso tra sviluppo economico e riequilibrio urbanistico, ribadisce l'opportunità di delineare nuove direttrici di sviluppo nella parte più interna della pianura campana. 56 Ci riferiamo in particolare alle new towns inglesi; alle « città » francesi tipo Parly e, soprattutto, alle esperienze svedesi. 57 Gli shopping centers riuniscono una o più unità della grande distribuzione (grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, supermercati), esercizi tradizionali specializza ti, nonché servizi vari (banche, agenzie di viaggi, ufficio postale, cinema, teatro, galleria d'arte, ristorante, nido, stazione di servizio per autovetture ecc.) che rendono più confortevole la permanenza del cliente. Negli Stati Uniti, ove sono nati, se ne contano oltre 12 mila e per essi passa più del 40~1>delle vendite nazionali. al dettaglio. In Francia, Germania, Olanda e Belgio ve ne sono diversi già in esercizio e se ne prevede una enorme diffusione nei prossimi anni. Ipermercato è, secondo la definizione dell'Institut Français du Libre Service, una grande unità (da 2.500 mq. in su) caratterizzata da vastissimo assortimento (soprattutto di generi alimentari), libero servizio, pagamento in una sola operazione alla cassa di uscita e vasto parcheggio per la clientela. Sono ormai numerosi in Gern1ania ( 451 a fine 1969), Francia (73), Paesi Bassi (20) e Belgio (16, sempre a fine 1969). 74 Bibiiotecaginobianco

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