Argo1nenti tizzando, oltretutto, una sostanziale distorsione della concorrenza in contrasto con le norme CEE). Inoltre « la creazione di tanti piccoli enti di gestione a carattere nazio11ale finirebbe per entrare in conflitto. con quelli a carattere nazionale qualora i primi sostenessero aziende in concorrenza con quelle esistenti nell'ambito delle Partecipazioni Statali. Se è valida la logica che ha portato alla creazione del Ministero, delle Partecipazioni Statali non si vede perché dovrebbero sussistere una molteplicità di imprese pubbliche sottratte al suo controllo, salvo che non si stabiliscano· dei limiti dimensionali in contrasto con le esigenze di svi· luppo delle Regioni. Qualora le finanziarie regionali di questo tipo avessero successo e moltiplicassero le loro iniziative, tutto il sistema economico risulterebbe maggiormente pubblicizzato in modo surrettizio » 47 • Vi è poi la finanziaria regionale che ha come oggetto sociale la costruzione di infrastrutt11re. Dovrebbero rientrare in questo tipo le costituende finanziarie laziale e piemontese. È qui il caso di soffermarsi perché, senza dubbio, è questo un campo che direttamente compete alle Regioni più di quello industriale, ma è, al tempo stesso, in grado di agire positivamente su di esso come su altri settori. E poiché è ben noto qt1ale sia l'importanza delle infrastrutture per il settore industriale 48 o per il turi,smo, ci limiteremo a sottolineare quella che esse hanno per il settore commerciale. Non è da molto che in Italia si parla di urbanistica co1nmerciale 49 , ma .già una legge so ha elevato questa giovanissima disciplina a mezzo per il raggiungimento dell'ambizioso fine di ottenere l'armonica evoluzione delle nostre strutture commerciali. Non è qui il caso di ricordare i difetti e le carenze di questa legge. Tra essi vi è anche l'inadeguatezza del ruolo che viene affidato alla Regione. Ma anche nel solo ambito dei pochi compiti assegnatile 51 la Regione può fare molto; e coerentemente, 47 FRANCO A. GRASSINI, Mito e realtà delle finanziarie regionali, in « Mondo Economico», 10.7.71. 48 Basti, per tutti, citare un recente studio della Confindustria (Per un rilan, èio della politica di industrializzazione del Mezzogiorno, Roma 1971), ove si riscontra che la buona dotazione delle infrastrutture aveva costituito motivo essenziale nella scelta della ubicazione per il 23?/4 delle aziende in media, ma per il 43% delle aziende con oltre 500 addetti. 49 Il prilno convegno nazionale si tenne a Trento nel 1967. so Ci riferian10 alla legge sul commercio dell'll.6.71, n. 426 ed al suo regolamento di attuazione (D.M. 14.1.72). : 51 Tra essi ricordiamo quelli previsti dagli artt. 26-29 della legge citata e dall'art. 46 del suo regolamento di attuazione_. relativi al rilascio od al diniego del nulla osta della giunta regionale per la costruzione delle superfici di vendita che per dimensione e collocazione sono d~stinate a servire aree di attrazione eccedenti il territorio del comune in cui verrebbero a stabilirsi. · 73 Bibii-otecaginobianco
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