Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

Editoriale gnarsi per rinvigorire la solidarietà tra i partiti democratici. Non si batte il fascismo con l'immaginazione; lo si batte con la ragione. Ed è la ragione che, commista allo sdegno, risuona in, molte delle dichiarazioni rilasciate, all'indomani dei fatti di Milano, da tittte le forze politiche dell'arco costituzionale. Esemplari sono, al riguardo, le parole di Aldo Aniasi: « Ancora una volta - ha detto il sindaco socialista di Milano - la città è stata turbata dalla violenza e da fatti luttuosi. La violenza, che sempre deve essere condannata, è ancora più intollerabile i,:,, questa vigilia elettorale. L,e elezioni debbono essere l'occasione di itn civile confronto di dibattito e non di scontri sanguinosi. La democratica Milano saprà certame·nte rispondere ' no ' alle provocazioni, con il comportamento di civile fermezza di cui ha dato prova in ogni circostanza difficile. La libertà di stampa deve essere assicurata per la sopravvivenza stessa della democrazia. Non è tollerabile che, mentre ci si propone di re11derla sempre piìt concreta, affermando poteri e ruoli del giornalista nell'azienda, vi sia ancora chi crede nella violenza contro i giornali. La solidarietà con il 'Corriere della Sera', contro un'aggressione inqualificabile, è itn dovere di ogni de1nocratico e di ogni milanese ». Ecco: se le forze politiche d·emocratiche, su.l filo di dichiarazioni come queste, rifiuteranno di lasciarsi sedurre dalla tentazione di insegitire gli extraparlatnentari o di cedere al loro ricatto, durante e dopo la battaglia elettorale; se, soprattutto, si renderan110 conto che la tutela della legalità repubblicana è condizione irri11unciabile per lo sviluppo della den1ocrazia, esse potranno ancora riuscire a sbarrare il passo al fascismo. E la democrazia potrebbe ricominciare a crescere nel nostro paese. Ma la sconfessione della violenza non basta. Bisogna anche tagliare le radici della violenza. E per tagliare queste radici, bisogna individuarle. Chi finanzia i guerriglieri? Chi equipaggia gli opposti teppismi? Chi sono i complici, chi i n1anclanti? ~4 eh.i giova questo gioco sciagurato? La guerriglia, ha scritto Carlo Casalegno sulla « Sta1npa », esige molti milioni; e « chi li versa, per dilettantis1no rivoluzionario o co11 iritenti provocatori, dovrebbe finire in carcere come i guerriglieri ». 5 Bibliotecaginobianco

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