Ugo Leone definitiva~ente varato o respinto. Parte del cammino è già stata compiuta quando gli Enti che commissionarono lo stuq.io lo ·« fecero proprio » nella primavera del '70 e lo trasmisero al Ministero dei Trasporti per l'ulteriore iter. Intanto erano intervenuti i pareri favorevoli degli Enti locali, della Direzione Generale Antichità e Belle Arti, dello Stato Maggiore della Aeronautica Militare. Parere favorevole fu successivamente dato anche del Ministero dei Trasporti che, però, prima della -decisione definitiva, richiese il necessario parere al Ministero dei lavori pubblici, ministero cui compete per legge l'indicazione in via preliminare dell'area. Tale parere manca ancora e, di conseguenza, manca anche il parere della Regione. Questa situazione « di stallo », come viene definita, non ha mancato di allarmare gli Enti Pubblici interessati al p,roblema; e il Presidente della Provincia di Napoli, Cirillo, ha convocato una riunione di sindaci della provincia e di rappresentanti di altri enti cittadini per discutere ancora una volta la questione. Alla riunione partecipavano i sindaci di oltre u.nia trentina di comuni del Napoletano, sindaci di paesi che possono essere tutti più o meno interessati, e più o meno direttamente, ai problemi riguardanti la localizzazione del nuovo aeroporto; ma, in una visione più ampia, a scala regionale, dei problemi, come possiamo escludere che il sindaco di Caserta, tanto per fare un ese1npio, o il Presidente della Amministrazione provinciale di Avellino, non abbia un pari e magari maggiore interesse al problema in questione di quello del sindaco di Anacapri o di Pollena Trocchia? Ancora: il Piano Regolatore afferma che la regione campana, « la sua principale area n1etropolitana e Napoli non possono più dipendere da una struttura aeroportuale ormai co111pletamente obsoleta. Occorre, invece, che l'intero sistema spaziale della Campania venga dotato di un polo di traffico aereo costituito da un aeroporto agibile e funzionale » e, in conclusione, prevede « lo sposta1nento dell'attuale attrezzatura di Capodichino in una zona più idonea dell'area metropolitana, esterna al ristretto ambito comunale, con la creazione di un aeroporto al servizio sia della città che della regione». Dunque la decisione cerca la localizzazione del nuovo aeroporto è problema che travalica la ristretta dimensione decisionale cittadina o provinciale, e va inserita, come già accennato, nel più vasto ambito della pianificazione a scala regionale: è quindi pro,blema che investe la Regione in prima persona. È questo un altro principio sul quale sembrano tutti d'accordo anche se i fatti ·si incaricano, poi, di smentire tale accordo. Comunque, stabilito quest'altro principio, è evidente che occorre rifuggire da decisioni che possano compromettere una soluzione « ottimale» inserita nell'ordinato assetto del te~ri torio regionale. È perciò che non si può concordare con il sindaco di Napoli, De Michele, quando afferma, come ha fatto nella citata riunione, che « le decisioni che riguardano Napoli devono essere prese a Napoli e non permetteremo che altri, in nostro danno, facciano tali scelte ». Non si può concordare in linea di principio perché, se è esatta l'affermazione riportata dalla stampa, 48 Bibiiotecaginobianco
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