Alfredo Testi - Ugo Leone A nostro avviso le Regioni dovrebbero stare bene attente a non perdere mai di vista quella che è e che sarà, almeno per alcuni anni, la loro principale responsabilità e ragione d'essere. E cioè la pianificazione territoriale a scala regionale, all'interno della quale soltanto possono trovare utilmente posto e risalto questioni più particolari, come ad esempio, quella dei territori montani. ALFREDO TESTI Un aeroporto per la regione La questione dell'aeroporto napoletano è tornata an.cora una volta alla ribalta e, per la terza volta in tre anni, ce ne occupiamo su questa rivista. Sarà bene, perciò, innanzitutto riepilogare i fatti. In Campania esistono tre aeroporti: Pontecagnano, Capua e Capodichino. Quest'ultimo è l'unico aperto all'aviazione civile, ma si tratta di un aeroporto vecchio e con 11n'u.r.ica pista di 2.500 metri, assolutamente inadeguato alle esigenze del moderno traffico aereo. Fra l'altro, poi, Capodichino è anche uno degli aeroporti più pericolosi di Italia, limitato com'è da ostacoli naturali quali i monti Irpini, il Vesuvio e i Camaldoli, oltre che artificiali quali gli abitati di Secondigliano e S. Pietro a Patierno. Malgrado queste difficili condizioni, lo scalo napoletano ha fatto, registrare negli ultimi dieci anni incrementi notevolissimi sia nel movimento passeggeri (oltre il 500%) sia in quello dì aeromobili (oltre 300%) sia in quello delle merci (oltre 500%). E per il futuro si prevedono incrementi ancora più vistosi; per i prossimi dieci ~nni, infatti, si dovrebbero registrare aumenti superiori al 300% per il traflìco di aerei, al 500% per ì passeggeri, al 1.000% per le . 1nerc1. È evidente che Capodichino, che già a fatica sopporta il traffico attuale, a maggior ragione risulterà insufficiente per far fronte al notevole incremento previsto. Si pone, dunque, ormai da tempo, il problema del n·uovo aeroporto e su questo punto si è tutti d'accordo. Si è anche abbastanza d'accordo nel ritenere che esso deve sorgere in una zona senza limitazioni di spazio e preoccu1pazioni di ostacoli; in una zona dove il traffico aereo non arrechi disturbo ai centri abitati e in cui sia possibile ubicare quelle industrie di cui un aeroporto è potente fattore di richiamo: prima fra tutte, naturalmente, l'industria aeronautica. 46 Bibiiotecaginobianco
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