Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

Vittorio Barbati parte degli antimissili e degli intercettori russi, l'equilibrio atomico sarà operante anche fra la Ci11a e l'URSS.: Con ogni probabilità, questi fattori hanno contribuito ad accelerare i tempi del « vertice » ci110-americano di Pechino. In questo momento l'Unione Sovietica potrebbe anche scatenare - ed è difficile che un'ipotesi del genere non sia stata considerata dai suoi capi - un attacco preventivo per distruggere il potenziale nucleare cinese. Fra qualche anno non potrà farlo più. Per tale motivo, in questo momento, il riavvicinamento agli Stati Uniti ha costituito per i cinesi una garanzia preziosa ed i11sostituibile. Sul piano convenzionale, in,,ece, si è probabilmente già stabilito, forse più per motivi geografici e demografici che per moti,,i strettamente tecnico-militari, un certo equilibrio fra la Cina e l'URSS. Entrambi i paesi dispongo110 di spazi immensi, che possono consentire loro di assorbire i colpi più duri. La Cina, inoltre, può contare su una popolazione eccezionalmente numerosa che, anche se rimanesse inerte (e questa ipotesi non sembra attendibile), costituirebbe pur sempre un peso insopportabile per un eventuale conquistatore. Considerato in questo quadro, il sistema politico-militare che l'URSS, con la sua alleanza con l'India, tende a mettere in piedi, sembra destinato più ad una funzione di contenimento, ed eventualmente di soffocamento, della Cina, che ad una funzione offensiva in senso strettamente militare. Questi sono, nelle grandissime linee, i fattori che hanno portato, dopo un lungo periodo di ostilità, al riavvicinamento cinoamericano. Naturalmente molte questioni, a cominciare da quella di Formosa, rimangono sul tappeto; vi sono poi problemi le cui soluzioni sono legate agli atteggiamenti che altri paesi potranno adottare: il Nord Vietnam ed il Giappone, in primo luogo, potra11no influire considerevòlmente sui futuri rapporti cino-americani. L'America vuole sganciarsi dal Vietnam, che per essa non ha più l'importanza strategica di prima; la Cina ha interesse a favorire tale sganciamento, ma non può correre il rischio di compiere dei passi falsi che potrebbero portare definitivamente il Vietnam, finora riuscito a mantenersi in equilibrio fra le due potenze comuniste, nell'orbita sovietica. Gli Stati Uniti, d'altra parte, hanno interesse a mantenere dalla loro parte il Giappone, potenza economica di prima grandezza, che può ridiventare una potenza militare e che senza dubbio molto più della Cina può contribuire a bilanciare la potenza navale sovietica nel Pacifico. Ma ha anche interesse a precedere il 38 Bibiiotecaginobianco

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