Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

l,l ittorio Barbati smo si distaccava dall'interpretazio11e russa, con tutte le conseguenze che ne derivavano. E ciò avveniva mentre in Russia Krusciov, dopo aver allontanato a poco a poco dalle posizioni di comando i suoi concorrenti interni, prendeva in pugno le leve del governo e del partito, rafforzava il processo di revisione iniziato con la « destalinizzazione », e si avviava ad intraprendere, sulla base di ampie riforme economiche e strutturali (scioglimenti di ministeri economici, costituzione di consigli economici regionali, decentramento industriale, istituzione di grandi kolchoz e sovchoz, eccetera), la gara che, nelle sue intenzioni (le delusioni sarebbero venute qualche anno dopo, con la crisi agricola del 1962-63, che avrebbe costretto l'URSS ad acquistare grano dal Canada e dall'Australia), avrebbe dovuto portare l'URSS a superare in tutti i ca1npi la produzione ed il reddito nazionale degli Stati Uniti~ Nel 1959, le divergenze assunsero maggiore consistenza, con la condanna, al XXI Congresso del PCUS, della pretesa della Cina ad un ruolo di guida del comunismo mondiale, e delle Comuni cinesi. Il dissidio « economico-ideologico » si approfondiva, mentre la Cina, evidentemente per affermare la sua indipendenza anche politica, varava il suo programma atomico ed intraprendeva, in un breve conflitto di frontiera con l'I11dia, operazioni militari i cui obiettivi non appaiono nemmeno oggi molto chiari. Nel novembre dell'anno successivo, alla Conferenza di Mosca, le posizioni russe e cinesi venivano sancite con un aperto confronto, durante il quale i delegati cinesi respingevano la· tesi della « coesistenza » di Krusciov e si proclamavano alfieri e continuatori della teoria staliniana dei « due • campi ». Il decennio degli anni sessanta è stato il periodo decisivo, durante il quale hanno preso consistenza le tendenze delineatesi negli anni cinquanta e, sulla base di queste, le premesse del mondo tripolare che oggi sta sorgendo. Anche in questo caso dobbiamo limitarci a tratteggiare le linee essenziali degli av\ 1enimenti che hanno contrassegnato il decennio al quale ci riferiamo. E, ancora una volta, dobbiamo inquadrare il dissidio russo-cinese nel più ampio contesto mondiale . . In questo quadro, la crisj cubana (22-28 ottobre 1962) rappresentò un pu11to di svolta fondamentale. Sul doppio binario della « coesistenza pacifica » e della « competizione » con l'Occidente, l'URSS di Krusciov si era impegnata in una serie di iniziative miranti a sgretolare, con azioni soprattutto periferiche, il mondo occidentale, in contrapposizione alla politica, sostanzialmente dello 32 Bibiiotecaginobianco

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