Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

L'equilibrio asiatico Tutti questi interrogativi sono destinati, alme110 per ora, a rimanere senza risposta. Però, sia pure in modo indiretto, essi posso110 fornirci un filo condt1ttore, per valutare le conseguenze -=-- politiche, strategiche e tecnico-n1ilitari - della guerra di Corea. Perché quelle conseguenze si fanno sentire a11cora oggi. Sotto il profilo politico, la guerra di Corea sa11cì in Asia la divisione del mondo in due blocchi. In particolare, confermando con i fatti l'alleanza tra russi e cinesi, contribuì a rendere più rigido l'atteggiamento americano verso l'Unione Sovietica. Sul pia110 militare, quella gL1erra si concluse con 1nolti morti e con un nulla di fatto: l'armistizio di Panmunjon riconfermò praticamente la divisione fra le due Coree, come riconfermò il precedente confine del 38° parallelo. Se si considerano le cose sotto questo profilo, bisogna concludere che la guerra di Corea rappresentò un inutile spargimento di sangue. Ma non vi è dubbio che le esperienze che entrambi i belligeranti trassero da quei tre anni di lotta furono n1olto importanti; anche se non sempre, in seguito, essi ne tennero conto. Da parte americana, la g11erra fu condotta co11 i metodi sperimentati durante la guerra nel Pacifico, con consistenti operazioni anfibie, e durante la guerra in Europa, con l'impiego di forti unità motorizzate e corazzate, precedute e sostenute da una potente aviazione tattica e strategica. Da questo punto di vista, la guerra di Corea rappresentò una conferma, che paradossalmente, alcuni anni più tardi, porterà gli america.ni ad« impelagarsi », con un'organizzazione dello stesso tipo 3 , in un conflitto, come quello indocinese, che avrebbe richiesto un tipo di preparazione completamente differente. Da parte cino-coreana, la lotta fu condotta in sostanza co11·i metodi messi a punto dai sovietici durante la seconda guerra mondiale. Tuttavia, per e11trambi, l'insegnamento piì1 importante fu un altro. Nel 1949, l'URSS aveva fatto esplodere la sua prima bomba atomica. Da allora, l'eqL1ilibrio nucleare cominciò ad esercitare il suo potere paralizzante. Così !'·aviazione americana si guardò bene dal superare il confine dello Yalu 4 , per colpire le truppe avversarie 3 Quest'affern1azione, ovvian1ente, va intesa c-um grano salis. Sul piano tecnico, l'organizzazione militare americana ha conosciuto una notevole evoluzione dopo la guerra di Corea. Ma i suoi principì operativi fondamentali sono rimasti, co1n'è rimasto il suo enorme e complesso apparato logistico, senz'altro utile per assicurare i rifornimenti -in una guerra di tipo classico, ma indubbiamente troppo pesante e vulnerabile in un ambiente don1inato _dalla guerriglia. 4 L'ipotesi del bombardamento, anche con armi ato1niche, della Cina fu presa in esame dagli americani, ma fu scartata proprio in considerazione di una passi25 Bibliotecaginobianco

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