Sergio Pistone dalla volontà di realizzare la riunificazione nazionale anche a costo di una esasperazione della tensione tra Est e Ovest. In realtà tale politica costituì negli anni della guerra fredda il più serio e conseguente tentativo di eliminare alla radice la possibilità di una rir1ascita del nazionalismo tedesco. Da una parte, nella linea di Adenauer era indicato, è vero, come obiettivo irrinunciabile della R.t ... T. la realizzazione del diritto di autodeterminazione della nazione tedesca complessiva, e quindi, in sostanza, la riunificazione nazionale attraverso l'imposizione di libere elezioni alla zona della Germania incorporata nel blocco sovietico. E i corollari di . questa posizione erano rappresentati dalla pretesa di rappresentanza escl11siva della nazione tedesca da parte della R.F.T. (quale unico Stato tedesco nato da libere elezioni), dalla politica di contestazione della legittirnità e di isolamento internazionale della D.D.R. (con lo strumento della « dottrina di Hallstein » ), dal rifiuto di accettare i confini tedeschi stabiliti dalle grandi potenze alla fine della guerra e dal connesso richiamo ai confini del 1937 come pretesa da porre alla base della futura stipulazione di un trattato di pace fra la Germania e le potenze vincitrici. Dall'altra parte tale rivendicazione di unità nazionale era però strutturalmente inserita in una linea complessiva di politica estera che di fatto ne eliminava ogni aspetto di rivendicazione nazionalistica e soprattutto conduceva ad un superamento alle radici dello stesso problema della riunificazione tedesca in termini nazionali. E cioè, in primo luogo la politica tedesca di riunificazione nazional~ era concepita ed attuata come una politica unitaria del blocco occidentale (che faceva completamente sue le posizioni della R.F.T., per assicurarsi meglio il lealismo dei tedeschi occidentali ed un loro attivo impegno nella guerra fredda) nei confronti del blocco sovietico, ed escludeva quindi qualsiasi approccio isolato da parte della R.F.T. al problema tedesco, in altre parole, qualsiasi tendenza a riprendere la disgraziata politica di altalena fra Est ed Ovest attuata nel passato. Nel contesto di questa impostazione la R.F.T. affermava pertanto ufficialmente che la riunificazione nazionale era rigorosamente subordinata ad una generale avanzata del blocco occidentale - che allora attuava verso il blocco contrapposto uno strategia offensiva derivante non certo dalla volontà tedesco-occidentale, bensì dai dati di fondo della costellazione politica di quel periodo - nei confronti di quello orientale, e quindi al superamento della divisione fra le due Europe attraverso la « democratizzazione » di quella orientale. In secondo luogo l'impegno più decisivo e qualificante della politica estera di Adenauer era l'inserimento della R.F.T. in una comunità politica dell'Europa Occidentale con strut110 · Bibliotecaginobianco
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