Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

L'anticultura di destra resto Giambattista Vico di avere avuto modo di apprendere qualcosa da ogni libro che aveva letto (tranne che da uno che non volle mai dire quale fosse). In questa prospettiva, la ristampa di· un autore che, se non altro, per la distanza cro11ologica, potremmo definire un classico (e quindi leggerlo con la sere11ità con cui si leggono i classici) non è certo preoccupa11te. La stessa traduzione de Le sere di Pietroburgo di De Mais tre (che in sé è un libro non spregevole) non presenta certo caratteri di pericolosità, tranne che co11 essa,. come ha notato Carlo Bo, non si voglia fare « un'operazione di restaurazione culturale », interpretandola « come un tentativo di opposizione a un certo tipo di intelligenza moderna ». Si dirà che è proprio quest'ultima invece l'inte11zione di chi lo ha rilanciato: e si dice certo cosa vera. l\1a 1-1nconto è l'intenzio11e, un altro l'efficacia pratica, jl risultate) dell'operazione: che potrebbe, al limite, essere anche tutt'altro. In un recente dibattito, proposto da Lido Chiusano, a,1ente per tema la funzione di una « sinistra crociana », Giuseppe Galasso ha affermato che il fatto che « un indirizzo di pensiero sia ò 110n sia in linea con le posizioni delle forze politico-sociali ritenute di sinistra, ossia progressiste, nulla toglie o aggi11nge al significato progressivo che quel pensiero ha o non ha, come fermento critico, sollecitatore o iniziatore di altri pensieri ». E ha concluso dichiarando che « una funzione progressi,,a in tal senso può benissimo conciliarsj con la simpatia, la vicin.anza o l'alleanza di un determinato pensiero con le forze che si battono per la conser,,azione dell'ordi11e politico-sociale, e viceversa: esempio, il nucleo storicista contenuto in un Bt1rke_, i11un De Maistre, nello Hegel maturo. Più ancora. Un pensiero, progressista nel senso sopra indicato, può addirittura essere estraneo agli svolgimenti politico-sociali del suo tempo, e perfino a quelli culturali; ed esercitare solo in seguito la sua funzione progressista, svelando le sue potenzialità in tal senso: esempio, Vico ». Queste dichiarazioni ci pare rispondano esaurie11temente sia al problema aperto dalla citazio11e di Croce dalla quale eravamo partiti, sia all'ultimo interrogativo sul significato che la traduzione delle Sere di Pietroburgo (alla quale, molto più che non ai due precedenti pamphlets di Armando Plebe e di Giuseppe Berto, cioè la Filosofia della. reazione e la Modesta -proposta per prevenire, si fa risalire --· e si capisce anche perché, data la maggiore insidia contenuta nel « caso » De Maistre - il rilancio della cultura « di destra ») presenta nella vita culturale italiana del momento. D4 questo 9 Bibiiotecaginobianco

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