Gia1npaolo Zucchirzi specie di compromesso, appare la questione relatiya allo sfruttamento ed alla costruzione dei bacini idroelettrici, in cui la provincia vuole avere la legislazione pri1naria. È veramente un gro,sso problema, il problema forse più grosso lasciato insoluto, che i11veste per sua stessa natura l'autorità statuale, la programmazione, e gli stessi co-ncetti cli limite dell'autonomia degli enti locali. Un problema la cui ,soluzione, eminentemente politica n1a anche giuridica, investe oggi, e su questo specifico piano, il Siidtirol, ma che dornani potrebbe interessare più in generale altre materie tradizio·nalmente di pri1naria ed esclusiva competenza dello Stato ed altre province e Regionj, anche a statuto ordinario. Intanto, proprio la legge regionale approvata nello scorso dicembre dal Trentino-Stidtirol e fortunatamente respinta dal Governo, ma già riproposta dalla Regione, sulla drastica riduzione del territorio trentino e sudtirolese del Parco Nazionale dello Stelvio, con il conseguente pratico risultato del suo smembramento e distacco anche dalla provincia di Sondrio, parrebbe dare ragio11e a coloro che temono l'ampliamento del quadro at1tonomistico degli e11ti locali maggiori. A voler essere pessimisti - insistono infatti costoro - la fi11zione di una provincia autonoma di Bolzano, con attribuzioni e possibilità d'intervento molto vicine a quelle di una vera e propria Regione e per di più con un articolo del « pacchetto », quello 8, il quale recita - a nostro sommesso avviso giustamente, per non ipotecare il futuro con leggi costituzionali - che « co11 legge dello Stato può essere attribuita alla Regione e alla provincia la potestà di emanare norme legislative per senrizi relativi a materie estranee alle rispettive competenze previste » dallo Statuto, no·n può durare a lungo; e il prossimo passo del gruppo di madre lingua tedesca sarà quello di chiedere la costitt1zione, appunto, di una Regione sudtirolese. Il problema infatti c'è, è reale, anche se per il 1nomento nessuno degli interessati ne ha voluto o ne vuole parlare. È, se vogliamo, più una questione di forma che di sostanza; ed è perfettamente inutile nasconderci che da un momento all'altro tutto ciò può essere posto in discussione. E noi dj certo non ci scandalizzeremo se si agirà in questo senso; il che sarebbe anche la cosa più onesta a fronte del finto paravento nominalistico odierno. Ma su tutto questo crediamo che si avrà modo di tornare in futuro, quando si esamineran110 più attentamente, ancl1e sul piano giuridico, le innovazio11i apportate allo Statuto della Regione dal « pacchetto » testé pubblicato e che - è bene ricordarlo - fa proprie molte delle proposte avanzate al Parlamento con proprio progetto di legge costituzionale della Siidtiroler Volkspartei nel 1958 per ottenere un'integrale autonomia della provincia di Bolzano trasformabile nella regione « Siidtirol » 102 Bibiiotecaginobianco
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