Nord e Sud - anno XIX - n. 147 - marzo 1972

Sudtirol: provincia auto11,01nao Regione? cara in piedi; e questi problemi debbono assolutamente trovare una rapid·a soluzione per non dare la stura a nuove polemiche e tensioni che, come le precedenti, non farebbero che danneggiare le popolazioni interessate, far perdere credibilità alla democrazia e al governo di Roma, incrinare la fiducia nella politica moderata di Magnago. Tre sono i punti principali attualmente in discussione, uno dei quali - la nuova strutturazione dei collegi elettorali - si presenta non solo come un problema tecnico ma anche e soprattutto come un problema politico,· perché è in gioco un'adeguata rappresentanza in sede nazionale della minoranza di lingua italiana, minoranza che non ha mai avt1to, salvo in un caso, e per di più grazie al collegio unico nazionale, un proprio rappresentante in Parlamento. Sarebbe quanto mai pericoloso che, una volta favorito, o, meglio, una volta resa gi11stizia al gruppo etnico di lingua tedesca, si sacrificassero, quasi per una assurda legge di contrappasso, gli interessi del gruppo di lingua italiana. E, per esempio, veramente compatibile con ]a nostra Costituzione il disposto dell'art. 18 della nuova legge, secondo il quale, in riferimento all'elezione del Consiglio regionale, « per l'esercizio del diritto elettorale attivo è richiesto il requisito della residenza nel territorio regionale per un periodo ininterrotto di quattro anni »? Complessa risulta pure la soluzione da dare alla richiesta fatta dal gruppo di madre lingua tedesca, e respinta nel « pacchetto », di un'autonoma emittente radiotelevisiva sudtirolese o, come soluzione di ripiego e temporanea, la costruzione di un ripetitore capace di ritrasmettere regolarmente i programmi delle TV limitrofe di lingua tedesca; programmi cl1e d'altra parte già oggi, con un piccolo accorgimento tecnico - non si svela nessun segreto -, si possono ricevere con una certa regolarità in molte zone ed il cui ascolto, non solo de facto ma anche de jure, viola il monopolio della Rai. M anche su questo punto, se la buona volontà di Roma non farà difetto e scadendo entro quest'anno l'accordo tra lo, Stato e la Rai (che potrebbe anche non essere rinnovato), l'intesa non pare impossibile da raggiungere, anche se no1 n imme., diatamente, essendo questo problema non solo politico e giuridico ma anche finanziario. Intanto -- ed è una proposta che facciamo - potrebbero fin d'ora essere aumentate le ore di trasmissione in lingua tede-· sca della TV locale, che trasmette sì e no due ore al giorno sul secondo canale, tra l'altro non visibile dovunque, costringendo, a vedere a puntate, tanto per parlare di programmi, i films, le opere liriche e teatrali, ... pochi dibattiti ed inchieste, per carità. E perché non trasmettere anche un programma ladino? · Infine ardua e complessa, risolta per ora dal « pacchetto » con una 101 Bibiiotecaginobianco

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