Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

.. I I Mario Pannunzio nel mondo, ma in base a ciò eh.e « le nostre prof onde convinzioni, le nostre idee politiche e la nostra coscienza morale ci impongono di fare nelle deter!ninate condizioni in cui ci troviamo »~ Ricordiamo quella serata, quella discussione, l'indignazione di Pannunzio cont-to quella malattia della coscienza, dell'intelligenza, della volontà onde abbiamo inteso tanti affermare che noi eravamo moralisti isolati p·erché non avevamo saputo metterci « dalla parte della storia», perché non avevamo voluto capire verso quale direzione « marcia la storia». Non era forse, con qualche variante, lo stesso discorso di Gentile a proposito del fascis11io? E non aveva forse Benedetto Croce opposto a Ge1itile argomenti che con qualche variante si potevano opporre a quei tanti obiettori del nostro modo di essere liberali? Ricordiamo anche che dopo quella serata Vittorio de Caprariis scrisse su <e Nord e Sud » le cose che Pannunzio aveva dette: « se si analizzano le azioni umane ... si vedrà che esse sono sempre dettate da convinzioni morali prof onde o da interessi altrettanto prof ond.amente sentiti, da esigenze ideali o pratiche, da bisogni materiali, non mai da un desiderio di essere dalla parte della storia »; e de Caprariis ricordava Lutero che aveva detto a Worms: « vada il mondo dove vuole; io sto qui». Con qitesta citazione da Vittorio de Caprariis possiamo degnamente concludere teditoriale di questo nuniero di « Nord e Sud»: ancora una volta un editoriale da dedicare ad un amico insostituibile, non solo per onorarlo, ma anche perché i nostri più giov.ani amici, che 11,onl'hanno CQnosciuto come l'abbiamo conosciuto noi, sappiano quanto abbia contato per noi, e non per noi soltanto, l'averlo frequentato. F. C. 7 Bibliotecaginobianco

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