Nord e Sud - anno XV - n. 99 - marzo 1968

Note· ·della Redazione avesse precisi fini di conso.Zidamento ·elettorale~· Onde il pericolo che 'le no·n recondite finalità elettorali facessero opporre u·na ben debòle resistenza alla massa degli interessi partico·lari - di proprietari- di su·oli, d'imprenditori edili, di ·albergatori pièco·li e· ·grandi, · di sprovvedute « auto•rità » turistiche locali - desiderosi di trarre dalla nuova strada (o· megliò, << superstrada >>~ come si a·1nava definirla allora) tutte le possibilità eh' essa rendeva immaginabili su} piano della politica di ·« turismo· da ràpina » che ha devastato tanta p,arte delle nostre ·coste. Né certo fu tale da rassicurare gli animi di chi tali -péricoli paventava, l'inusitata violenza dell'aggressione alla quale furono sottoposti da parte dèl «Mattino» - che · in qiiell'occasione abbando-nò le cautele: con le quali cerca di adempiere all'obbligo di fiancheggiare la DC e, ·sul· piano locale, il gruppo Gava -· gli· urbanisti è gli studiosi firmatari di una mozione non bénevola nei confronti della progettata superstrada.· ·· In realtà, fu proprio il fatto che il gruppo di ·potere democristiano avesse . . . ritenuto opportuno scatenare addirittura una « guerra santa » contro_ ogni dubbio e riottosità di poche « teste d'uovo » a lasciar· cap-ire anche a settori d'opinione pubblica meno, ristretti che, se tanto fragore si riteneva di fare, la causa difesa noYJ,doveva essere poi completamente « santa». Prudentèmente, perciò, nei discorsi in sede di amministrazione provinciale napoletana, la nuova arteria per là peniso,la sorrentina· venne· nei mesi seguenti dèclassata da ·« superstrada » a « strada »; e si cominciò anche a pa'rlare di misure di salvaguardia urbanistica che si sarebbero accompagnate alla reaJizzazione dell'arteria al fine di preservare la penisola da una indiscriminata edificazione. In effetti, il nodo della questione è proprio qui, nell'inquadramento, cioè, di un eventuale· intervento· stradale· in un piano urbanistico· che disciplini insediamenti e valorizzazione della zoria sorrentina preservando il paesaggio. Nuove opere stradali, infatti, coerenti alla geografia dei luoghi, in· sé e per sé non sembrano dannose; sembrano, forsè, anch.e utili, dal momento che ·1 1un-ica arteria d'accesso alla penisola - la Castellammare-Sorrento - è. ormai inadeguata a sopportare il -flusso turistico estivo, e segue un tracciato· poco felice data anche la difficile geologia del terreno e ·la presenza di due paralizzanti strozzàturé a Castellammare e Vico Equen.se (dovute, è il caso di sotto~ linearlo, all'edilizia di tipo urb,ano, e non 'certo da località· t_uristica, che ·si èconsentito vi si sviluppasse). 1Vaturalmente, resta da vederè che tipo di opere stradati vadano réalizzate, di che dimensioni, e di quale esten,sione: e questo, appunto~ lo·_si può vedere solo neil' ambito d'un piano comprensoriale. Onde la ·necessità che l'elaborazione del piano· abbia la priorità. · . . . . s·i ritorna, a questo punto, alla crisi scoppiata alla metà di febbraio nél~ I l'arriministrazion_e provincia}e di Napoli . . La cri$i '. è nata_ ·quando . il democ'ri-· ~tiano ·prof. Cava~ presidente della giuntà. provinciale di centr9-sinistra, . ha portato in _consiglio.una deliberq per l'approvazione del primo lotto della nuova strada relativo al tratto Castellamrnare-:.Vico Equense, e'd ha voluto porla in votazione nonostante una richiésta di rinvio -àvanzata dai sòciatisti. Risultato: democristiani e gruppi di destra hanno fatto blocco prima per 53 Bibliotecaginobia.nco

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