I I Il 11uovo pregiitd-izio favorevole Ripetiamo•: così facendo, non si è reso un buon servigio alla causa d~i ragazzi di Barbiana. I quali - come ha scritto sulla « Fiera Letteraria » Carpendras, ossia Cancogni, il quale era tra i partecipanti al convegno· di Milano - hanno finito per sentirsi « dei 'personaggi' che devono recitare una parte. Anzi, ho il sospetto che quando attaccano i loro interlocutori lo facciano, indipendentemente dalla materia in discussione, perché avevano deciso in partenza di fare così. È la parte che lo esige. E nella parte dei ragazzi di Barbiana è scritto che essi devono essere ' apriori' in contrasto contro gli intellettuali, il partito dei laure~ti che parla una lingua ch'essi non capiscono, una ling_ua falsa, artificiosa, vuota. Si parli loro con la massima chiarezza, usando le parole più usuali: diranno sempre che non capiscono. Alla lunga, diventa una storia noiosa ». Ci siamo· soffermati sulla questione del libro di Barbiana perché, a ·nostro parere, essa mette chiaramente in luce la debo1ezza crescente della posizione già definita come « pregiudizio favorevole ». Del resto, lo hanno scritto nel loro libro gli stessi ragazzi di Barbiana: « È fino essere ' coi ·poveri'. Cioè non proprio- 'coi poveri', volevo dire 'a capo dei poveri' [ ...]. Il colmo della raffinatezza è appartenere a un partitella senza massa (socialproletario o cinese). Una manifestazione cinese a Firenze nel settembre 1966 era messa su da studenti figli di grossi professori ·universitari ». . . E più o meno le stesse cose sono state sbattute in faccia a Moravia, durante il dibat_tito svoltosi nella sede dell' « Espresso », proprio da parte d,egli studenti più o meno « cinesi ». Uno ha detto·: « Certi intellettuali per noi _sono semplicemente dei questurini: fingono di rappresentare la sinistra, ma in realtà non fanno altro- che servire il sistema ». Un altro ha dicl1iarato: « Guardi, signor Moravia, a me non interessa come lei . . . organizza il_su~ rapporto con la società. Mi interessa soltanto che non cerchi di farlo passare per buono, che non _cercl1i di salvare l'anima, _come h~nno _fa~to-gli intellettuali di sinistra da venti anni in qua. Hanno conci~iato l'inconciliabile. Hanno ripetuto in ogni momento: ' Sono1 un comunista, sono un marxista e quin-di non sono d'accordo con questa ~ocietà ': Ma subito do-po si sorio dati cura di aggiur:igere: 'Però questa è la società in _cui vivo e l'attività che io posso svolgere in essa è quella tipica dell'arte'. Cio-è si sono riservati un intervento che non cambia nulla~ È un modo -di integrarsi, sia pure un po' ipocrita ». E un terzo: ~< ~a posizione che Moravia assume a proposito della letteratura è la stessa che secondo me assu~e Ayìnonirro nel campo dell'architettura e c~e _.assumono altri architet~i comunisti; come Carlo Melograni, quando dicono che basta il fatto di militare in una certa organizzazione politica 29 ·-s·ibliotecaginobianco
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