Argomenti coltori può essere importante n·el favorire o ritardare certi sviluppi di caratte·re econ·omico·, il contrasto sembra essere ancora più chiaro per quanto ri1 gt1arda uno sviluppo piì.1 propriamente organizzativo dell'agricoltura. Non ci stan,cheremo di ripetere che una valorizzazione della produzione agricola ha come p·asso obb1 ligato un miglioramento organizzativo ~egli agricoltori (cooperative, associazioni, ecc.). ·Ora: i casi sono due. O si sp·era che le nuove iniziative industriali o commerciali· riescano a convincere gli agricoltori della convenienza di affrontare uniti certi problemi,· e che si otte11gano risultati concreti in questo campo 2 : ma a noi pare che sarebbe più realistico pensare che non esdsta l'incentivo per le categorie commerciali o industriali a favorire un tale sviluppo e l'esperienza passata, per esempio nel già citato caso dell'industria del pomodoro, sembra avvalorare questa ipotesi. Op·pure si pensa che industriali o comn1ercianti si assumeranno direttam·ente il compito di organizzare i servizi necessari all'agricoltura: ' . ma ~nche questa seconda soluzione ci pare poco probabile, ed anche, nella m~g,gior parte dei casi, poco efficiente, poiché siamo convinti che gli agricoltori associati possano espletare facilm·ente e ad un mino·r costo almeno quelle operazioni commerciali strettamente legate aìla fase pr9duttiva. E comunque, una tale soluzione avrebbe come consegue11za che l'attività agricola rimarrebbe in posizione di soggezion·e rispetto agli altri settori, quasi che gli agricoltori dovessero accontentarsi di prod,urre per conto di industriali e commercianti. Ciò non ci pare possa e~sere accettato alla leggera, poiché contribuisce a perpetuare una situazione di squilibrio che nuo·ce al migliore funzionamento del settore agric·olo·. Riassumendo il discorso, ci pare si possa dire che, poiché l'obiettivo della _FINA_M è di promuovere il processo di ammodernamento dell'ag.ricoltura - processo che fra l'altro comporta sensibili investimenti da parte degli agricoltori - no·n è pensabile di p·erseguire questo obiettivo senza una azio·ne concordata con gli agricoltori e fondata su di essi. Mentre, d'altra p·a1 rte, un intervento in-diretto, p,er mezzo di iniziative in ~ollaborazione co,n le categorie interessate al commercio o alla trasformazione dei prodotti agricoli, anche se può risultare più facile, porterebbe a risultati_ differenti da quelli auspicati. Intendiamoci: non eh-e un'azione con gli agricoltori sia facile. Anzi, . è evidente che i problemi agricoli presentano sempre particolari difficoltà proprio perché non possono ·essere affrontati che su di un piano associa1 . 2 Ciò .equivarre~be a riconoscere eh~ le precedenti forme di intervento pubblico erano inefficaci, e sbagliate, mentre gli industriali ed i commercianti saprebbero meglio riuscire nell'intento che ci si è proposti. 109 Bibli9tecaginobianco
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