Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Francesco Barbagallo agire per l'intero· corpo politico che, per questa partecipazione indiretta, ne accetta come autoritative le decisioni. È evidente la co-nnessione tra legislazione e rappresentanza, e non è il caso di sottolineare i frequenti, spiegabili motivi di conflitto insorgenti nell'esercizio• comune delle due funzioni. Giova piuttosto ricordare l'idealistica concezio,ne del Burke 21 di un Parmmento « non congresso di ambasciatori di interessi opposti e ostili, ma assemblea deliberativa di una nazione, con un solo interesse, quello della comunità; dove guida dovrebbe essere il bene generale e no·n scopi o· pregiudizi locali », per concordare col Friedrich 22 quando riafferma la « duplice natura della rappresentanza » nella realtà politica, e vede quindi nel Parlamento sia l'assemblea deliberativa di una nazione che il co-ngresso di ambasciatori dì interessi locali. Bisogna comunque ricordare che la nascita della rappresentanza moderna è legata - in Europa - al superamento della rappresentanza corporativa medievale e quindi del mandato imperativo. Si è trattato evidentemente di un processo perfezionato-si lungo un esteso arco di tempo, le cui origini posso.no ritrovarsi nell'Inghilterra della Gloriosa Rivoluzione, e le cui tappe fondamentali determinarsi, pur con una certa approssimazione, nel famoso discorso di Bristol del 177 4 del Burke - che considerava il rappresentante non più un semplice delegato, ma un trustee agente secondo il suo libero· giudizio -, e nella Costituzione. francese del 1791, che decretava la fine del mandato· irnp·erativo: « i rappresent:l.nti nominati nei collegi no,n rapprese11tano un particolare collegio, ma l'intera nazione » 23 • Nello stesso momento in cui veniva distaccandosi dalla sua matrice corporativa, la rappresentanza si associava alla, fitnzione di governo: il Parlamento da ir..termediario fra i sudditi e il monarca andava trasformandosi in orga110 centrale dello Stato cumulando la funzione rappresentativa dei cittadini e la funzione direttiva dello Stato. In effetti questo connubio di funzioni co.nteneva profondi motivi di inco·mpatibilità che non potevano non risolversi nella prevalenza dell'una funzione sull'altra: nei diversi sistemi la prevalenza della rappresentatività avrebbe compo•rtato una diminuzione· della efficienza nel governo, così come un governo efficiente si sarebbe per lo più fondato su. una base scarsamente rappre21 EDMUND BuRKE, Works, vol. II, ed. 1839, p. 12. 22 CARL J. FRIEDRICH, Man and his government, Mc Graw-Hill, New York, 1963, p. 305. 23 , Per un approfondimento della differenza tra « volontà della nazione » e « volontà del popolo», e dell'intero discorso sulla rappresentanza, v. G. SARTORI, « Represen~ational Systems », in. lnternational Encyclopedia of the Social Sciences, Mac M11lan, 1968; donde questi accenni e quelli successivi sono in gran parte ricavati. Vedi CARRÈ DE MALBERGiv,i, cit. 78 Bibiiotecaginobianco

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