Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Francesco Barbagallo Governo 14 • Quanto agli Stati Uniti, la percentuale è stata valutata all'80% dei testi legislativi 15 • In Francia, infine, nella seconda legislatura della V Repubblica (1962-1966), il Parla1nento ha approvato 436 leggi, di cui solo 53 di inizintiva parlamentare 16 • Diversa è h. situazio·ne in Italia, dove nella terza legislatura (19581963) sono- state presentate - dai parlamentari -- quasi tre1nila proposte di legge, e di queste ben 480 sono state convertite in legge. In tali co·ndizioni appare indispensabile fissare delle procedure di controllo della in.iziativa parlan1entare, perché non ne venga completamente pregiudicato l'indirizzo· di politica generale, sommerso da « leggine » con esso contrastanti. Acclarato d'altronde che oggetto di questa frenetica attività sono provvedimenti di tipo particolare interessanti ben determinate categorie, non se1nbra che una abolizione dell'iniziativa legislativa dei singoli parlamentari - trasformata, com'è stato suggerito, nella forma di <( raccomandazione » al governo - possa essere considerata un attentato alle prerogative dell'opposizione, la cui funzione sembra essere ben diversa. In effetti, nel nostro paese i tre quarti circa delle proposte di legge non vengono prese in considerazione, e - delle rimanenti - un altro quarto cade mediante il filtro bicamerale: nonostante tt1tto - si è visto, - parecchie centinaia di « leggine » tra.vano la luce in ogni legislatura. Inoltre la iniziativa parlamentare provoca - sul piano generale -·. mancanza di organicità e coordinamento nella legislazione e confusione del rispettivo ruolo del Parlamento e del Governo, nel senso che i parla1nentari sono portati a credere che il loro compito « non è di controllare il governD, ma di fargli la concorrenza in term.ini di sottogoverno » 17 • Certamente più funzionale appare il sistema inglese di disti11guere dalle vere e proprie leggi (acts), gli atti normativi delegati e gli atti legislativi di interesse particolare (private bills). I private bills - la cui i11iziativa spetta pure ai privati - si distinguono soprattutto per il loro peculiare procedimento e perché riescono effettivamente, insieme alle norme delegate, a liberare il campo della legislazione generale dalla presenza di tutte le questioni particolari: « la categoria delle leggi si mantiene così numericamente limitata a quella sessantina di leggi all'anno che sembra costituire l'optimtlm di una produzion·e legislativa parlamentare » 18 • Indubbiamente, in un regime democratico ideale le leggi dovrebbero 14 ALFRED GROSSER, L'avenir des Parlements en Europe, « Daedalus », inverno 1963, p. 30. 76 15 SA1vIUEL P. HuNTINGTON, The Congress and Anierica's Future, 1966, p. 53. 16 FRANço1s GoGUEL, Bilan du travail législatif, « Projet », marzo 1967, p. 284. 17 G. SARTORI, Il Parlamento Italiano 1946-1963, cit. p. 374. 18 A. PREDIERI, « La produzione legislativa» in Il Patla1nento Italiano, cit. p. 244. Bibiiotecaginobianco

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