Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Francesco Barbagallo quindi generato la distinzione tra legittimità di un potere senza effettività, ed effettività di un potere senza legittimità. Appare dunque giustificato parlare di un potere politico - non più cumulato con quello economico - che diventa « un co·ntropotere, di cui si avvalgono coloro che non hanno potere economico; più precisamente la politica diventa un contropotere di tipo controbilanciante e antagonistico » 7 • Così come già i partiti, lo sviluppo delle organizzazioni - sindacali e padronali - legate al progresso economico ha determinato un ulteriore depotenziamento degli organi rappresentativi, sicché è po,ssibile parlare, anche in questo caso, di uno sposta1nento di potere dal Parlamento verso le associazioni sindacali e padronali e gli altri gruppi di pressione economica. Il problema della crisi di potere del Parlamento è stato finora affrontato in riferimento ad organismi non compresi fra i tradizionali poteri dello Stato. Una particolare insistenza della letteratura britannica rende però necessario soffermarsi brevemente - anche se l'importanza del problema richiederebbe una autonoma trattazione - sui rapporti intercorrenti fra Legislativo ed Esecutivo, per cui il declino dei poteri del Parlamento è visto anche in relazione al Governo, coi suoi compiti sempre più rilevanti e numerosi. « L'incremento dei poteri dell'Esecutivo - risultato di due guerre mondiali, di crisi economiche, dell'adozione di politiche collettivistiche,. socialiste o assistenziali, del persistere della tensione int~rnazio11ale - non ha però co·mportato una sottrazione di compiti al Parlamento. In assoluto i poteri del Parlamento si sono accresciuti. Relativamente all'Esecutivo comunque, in quél:si tutti i casi, sono diminuiti » 8 • È questa un'analisi elaborata per l'esperi~nza inglese e per essa senz'altro valida, come è confermato da Bernard Crick, che nota con1e « la declinante efficienza della Camera dei Comuni è stata parallela alla sorgente efficienza dell'Esecutivo; e non sembra esserci contraddizione tra il volere un Esecutivo forte ed il chiedere una più efficace ed efficiente Camera dei -Comuni 9 • · Ritorna a questo punto il discorso sul~a efficienza, che acquista particolare importanz'a per avere, in precedenza, mostrato il progressivo depotenziamento del Parlamento, surrogato in diversi campi .da organismi - talvolta. rappresentativi - che ne limitano notevolmente l'ambito• di · competenza. Purtuttavia si assiste, in alcuni paesi, al contraddittorio fenomeno di uno spostanzento di potere dal Parlamento, correlato ad 7 G. SARTORI, Il Parlamento Italiano 1946-1963, ESI, 1963, p. 318. 8 WHEARE, op. cit., p. 148. 9 BERNARD CRICK, The reform of Parliament, Weidenfeld & Nicolson, London, 1968, p. 12. 72 Bibliotec-aginob·ianco · •

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