Nord e Sud - anno XV - n. 107 - novembre 1968

Francesco Barbagallo Le ragioni del bicameralismo negli S-tati unitari sono invece da ricercare innanzitutto nella volontà di fondare uno stabile equilibrio tra il potere legislativo e il potere esecutivo, e di evitare peraltro la concentrazione dei poteri in una sola, onnipotente :Camera. Al riguardo una verifica a contrario è portata dall'esperienza finlandese, dove la necessità di strutture molto concentrate - per fronteggiare gli attacchi russi all'autonomia del paese - portò alla scelta 1nonocamerale della Eduskunta. La seconda Camera vien·e poi considerata un luogo di riflessione, dove è possibile eseguire un accurato controllo delle decisioni adottate in prima istanza, che migliori la sostanza e la forma dei progetti di legge e consenta una più chiara informazione dell'opinione pubblica. Spesso negli Stati unitari - specie nei regimi monarchici afro-asiatici - la seconda Camera risponde alla volontà del costituente di temperare il dinamismo democratico della Camera bassa con la presenza di elementi conservatori capaci di esercitare una costante azione frenante. Anche in taluni paesi europei appare evidente - pur se in misura molto ridotta - la funzione frenante, moderatrice esercitata dal sistema di elezione della Camera alta. Il Senato francese è eletto, con suffragio indiretto, da un particolare collegio elettorale formato dai deputati, daì delegati dei Consigli municipali e dai consiglieri generali; la prima Camera olandese è anch'essa eletta da un collegio ristretto composto dai Consiglieri provinciali; in Svezia in-fine la Prima Camera del Riksdag è eletta dai Consigli delle Contee e dai Consigli delle città. Po,ssjamo a questo punto trarre le somme: il Parlamento bicamerale corrisponde alle esigenze degli Stati federali; il monocameralismo è adottato. nei paesi dell'Est europeo e da quasi ,tutti gli Stati africani di recente indip,endenza; le monarchie afro-asiatiche e i paesi dell'America latina mostrano una tendenza accentuata per il bicameralismo. Una considerazione più attenta deve rivolgersi agli Stati unitari dell'Europa occidentale: la Finlandia, la Svezia (prossimamente), la Danimarca e gli altri piccoli paesi hanno scelto il monocameralismo; la Norvegia e l'Islanda adottano l'~mbigua forma del « bicameralismo monocamerale ». Abbiamo già visto come, in Gran Bretagna, la Camera bassa prevalga decisamente sulla Camera dei Lords. Una situazione analoga esiste in altri due Stati europei: l'Irlanda, dove - sull'esempio inglese - il Seanad non ha poteri in materia finanziaria ed il governo è responsabile solo davanti al Dail, mentre i progetti respinti dal Seanad divengono legge, dopo un certo periodo, per decisione del Dail; e l'Olanda, la cui seconda Camera ha in via esclusiva il diritto di iniziativa in materia legislativa e il diritto di emendamento, lasciando alla Prima Camera una certa influenza in materia finanziaria più che nella legislàzione ordinaria. 68 Bibliotecaginobianco

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