·' Argomenti e del 1949, sicché oggi i Pari d'Inghilterra mancano di qualsiasi potere in materia di leggi finanziarie, né possono provocare le dimissio,ni del Gabinetto. Non si conosco,no altre Camere aristocratiche analoghe, tuttavia in alcuni paesi afro-asiatici (Etiopia, Libia, Cambogia, Laos, Giordania) i me1nbri della Camera alta non vengono scelti co·n metodo democratico bP-nsì so·no di nomina regia. Al sistema non democratico di selezione corrisponde comunque una diminuzione di prero,gative e di poteri rispetto all'altra Camera. Il sistema bicamerale adottato negli Stati unitari dell'Europa occidentale non si configura, comunque, come un modello omogeneo valido nelle diverse situazioni; anzi presenta caratteristiche così diverse da fare dubitare talora della esistenza di un modello. È il caso dell'Islanda e della Norvegia, il cui Parlamento eletto a suffragio universale - rispettivamente l'Althing e lo Storting - viene suddiviso in due Ca·mere in un momento successivo alla elezione, e sono gli stessi parlamentari a designare un certo numero di colleghi (un terzo ir1 Islanda, un quarto in Norvegia) ,per la Camera alta. Le due assemblee sono ritenute necessarie per consentire una migliore attività legislativa, ma sembra piì1 appropriato, in questi casi, parlare di bicameralismo monocan1erale, anche perché le funzioni non legislative, in particolare le decisioni i11materia finanziaria, vengono espletate dal Parlamento in seduta p,Ienaria. L'Irlanda, a sua volta, ha instaurato con la Costituzione del 1937 una secon,da Camera di tipo funzionale, i cui membri sono, scelti - in ragione delle particolari attitudini culturali o professionali - da un collegio composto dai rappresentanti della prima Camera e delle autorità locali, e, in numero ristretto, dal primo ministro e dalle università. Il problema cardine del Senato irlandese rimane quello tipico di ogni assemblea professionale: la scelta dei criteri di designazione, da cui discende automaticamente la prevalenza di un indirizzo conservatore o progressista. La partecipazione del Senato irlandese ad alcuni momenti della legislazione impegna, d'altronde, i partiti ad assicurarsi la necessaria maggioranza anche nel Senato, che pertanto è divenuto anch'esso, di fatto, una assemblea di partiti. Venendo alle ragioni che giustificano le diverse scelte, è facile riconoscere come - negli Stati federali - sia la struttura dualistica della co·munità a richiedere una rap,p•resentanza separata per la nazione nella sua unità globale e per gli Stati nella loro particolare autono·mia, dando• così vita a due assemblee, di cui l'una emana dal popolo nel suo, complesso, mentre l'altra è composta dai delegati di ciascuno Stato membro e trova la sua ragio·n d'essere nella tutela d,ei particolari interessi degli 1 Stati membri· della Federazione. 67 Bibiioteca-ginobianco
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