Francesco Barbagallo l'Est europeo, con l'eccezione già ricordata ,della Federazione Jugoslava, la seco·nda Camera è stata abolita perché ritenuta, per sua natura, antidemocratica o inutile; e in questo le democrazie po-polari sembrano ricalcare le orme di Bentham, che considerava una seconda Camera « no-n necessaria, inutile, peggio che inutile; perché se rappresenta l'interesse generale è inutile, se rappres,enta solo un interesse particolare è cattiva ». Alcuni Stati europei - Danimarca, Monaco, Lussemburgo - tro1 vano, inoltre, la giustificazione del loro monocameralismo nella piccolezza del territorio e nella scarsezza di popolazione. Sono poi da ricordare quei paesi afro-asiatici di più o meno recente indipendenza (Egitto, Indonesia, Togo, Gabon, Alto Volta, Sierra Leo1 ne), che stanno faticosamente cercando un adeguato modulo di sviluppo, e considerano il sistema bicamerale un dannoso ap-pesantimento del meccanismo legislativo, da evitare per motivi di economia e di efficienza. Il limite dell'indagine compiuta dalla Union Interparlamentaire è, ovviamente, ,di fondarsi sulle risposte pervenute dai singoli .Stati: limite che diventa particolarmente evidente nel caso dei paesi afro-asiatici. Al di là delle risposte ufficiali, è opportuno ricordare che la struttura mo,nocamerale fu stabilita, per lo più, già dagli Stati colonialisti; in tal senso troverebbero spiegazione anche le eccezioni, già ricordate, del Camerun, del Pakistan e del Mali. Ma se il bicameralismo corrisponde, più o meno perf~ttamente, alle esigenze di una struttura federale, eguale corrispondenza non sussiste tra il monocameralismo 1 e gli Stati unitari, dove la nascita delle Camere alte avvenne in funzione della rappresentanza aristocratica e tali Camere furono istituite e manten·ute - co·me ricorda il, Finer - « a difesa delle proprietà e dello status dei loro creatori, contro il resto della comunità; per.ché chi ha potere e proprietà innalza ogni possibile barriera atta a prevenirne la perdita » 2 • Assemblea in gran parte ereditaria, rappresentante dell'aristocrazia, è rimasta - non si sa ancora per quanto - la Camera dei Lords; ma i suoi poteri furono notevolmente limitati dai Parliament Acts del 1911 2 HERMAN f'INER, The Theory and Practice -of Modern Government, Methuen, London, 1965, p. 400. Che la funzione del Parlamento sia stata in principio di proteggere la proprietà privata ed opporsi alla modificazione dello statu quo, è chiaramente affermato dal padre del costituzionalismo: « Il potere supremo (cioè il potere legislativo) non può togliere a un uomo una parte della sua proprietà senza il suo consenso, perché dal momento che il fine del Governo e la mira di tutti quelli che entrano in società è la conservazione della prop•rietà, ciò necessariamente presuppone ed esige che il popolo abbia una proprietà, senza di che si dovrebbe supporre che, coll'atto di entrare in società si perda ciò che costituiva il fine per cui si è entrati in società » (LOCKE, Due Trattati sul Governo, UT-ET, Torino, 1960, pp. 353-354). 66 Bibiiotecaginob1anco
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