Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

.. .. . Investimenti e contratti agrari fiducia si presta, quando quest'ultima si subordina all'abbandono di certi principi so-ciali o alla arrendibilità di fronte a ben individuati interessi, o ancora. quando-, come spesso· accade negli ambienti agricoli, si pretende un intervento del Governo per risolvere le difficoltà in termini di iniziative di rinnovamento che sono in gran parte responsabilità degli agricoltori stessi. Comunque, a parte questa necessaria precisazione, vediamo- co,sa · si può dire riguardo ai due problemi indicati più sopra, quello, cio·è," dei mezzi ~ degli strumenti che possono rendere possibile il finanziamenti e quello della fiducia. Le riduzioni fiscali, le facilitazioni creditizie, i contributi a fondo pérduto, il pagamento di parte ·del cost~ relativo alla sostituzione di certi capitali, ecc., sono tutti mezzi ben conosciuti ed ampiamente sperimentati, anche nel passato, rigt1ardo ai quali vi è poco da dire, se non che sembra necessario un cambiamento qualitativo nell'uso che si fa di es~i. Biso·gnerebbe, cioè, che gli incentivi d~ c_ui sopra fossero messi a disposizione solo per quegli investimenti che si accordano con una certa linea di svil11ppo economico. Ciò implica che siano ben definiti gli obiettivi che si vogliono raggiungere, e che le facilitazioni siano poi concesse solo se gli investi1nenti progettati risultano conformi allo sviluppo auspicato; e non indiscriminatamente a· tutti, · 1asciando che come co·nseguenza delle decisioni dei singoli si determini un indirizzo di sviluppo. Una simile via comporterebbe un grave costo in te~mini di spreco delle risorse, e non ci soffermeremo, a portare degli esempi per provare come tali sprechi si siano· in effetti verificati nel passato. L.'oss~rvazione di questi ultimi certamente incide sul senso di sfiducia degli agricoitori, con la conseguenza d~ render~ più difficile ogni collaborazion,e con essi. Ma su questo avremo occasione di ~itornare fra breve. È chiaro, in ogni modo, che un uso selettivo degli strumenti più sopra elencati comporta la creaz~one di un nuovo strumento di intervento. Uno strumento come molti sperano che possano essere gli « Enti. di Sviluppo » regionali, se vi sarà la volontà politica di dare ad essi una _fisionomia che per il momento non pare sia stata pr~·cisamente individuata. Una manovra selettiva degli incentivi richiede, infatti, l:t for~ulazione di un piano di sviluppo a livello regionale, alla cui stesura dov~ebbero partecipare democraticamente le categorie interessate, e. che dovrebbe fornire tutti i dettagli che so·no necessari ad una politica di intervento che possa indirizzar~ gli investimenti nella maniera· sperata. Proprio per la necessità di una più· precisa definizione dei. particolari ' del piano, è evidente che esso debba essere regionale. Un intervento a 79. Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==