Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

Investinienti e contratti agrari essere spiegate da ragioni congiunturali o a breve tetmine. In fondo, se si pensa che la riforma agraria è stata decisa ancl1e per far fro•nte alla forte pres~io·ne sociale esistente nel paese all'inizio degli anni cinquanta, si deve riconoscere che anche la riforma agraria è stata, almeno in parte, usata con intenti congit1nturali più che strutturali. Ma questo fa probabilmente parte del senno di poi. Ritornando al nostro discorso, vi è una tendenza in periodi di crisi ad attribuire più importanza alle politiche congiunturali, talvolta trascurando di verificare se la crisi sia dovuta a cause passeggere oppure strutturali. Per quanto riguarda l'agricolt11ra italiana, si ha l'impressione ·che le politiche di tutti questi anni hanno avuto più che altro natura e scopi congiunturali; hanno, cioè, cercato di correggere situazioni e squilibri non previsti, oppure hanno avuto lo scopo di proteggere particolari esigenze, o interessi più severamente colpiti dalle al~ terne vicende di un mercato _lasciato a se stesso. Di questo genere ci.evo-no•, infatti, essere considerate politiche qt1ali il blocco dei contratti agrari, il sostegno politico di alcuni prezzi, i sussidi e contributi occasionali, e~c. Il difetto di simili interventi è che non cercano di curare il male, ma piuttosto di far calare la febbre. Se l'organismo riesce poi' a superare il male da se stesso, tutto ritorna a posto e lo scopo si può ben dire raggiunto. Ma se la n1alattia è più profonda, non vi è chi no,n riconosca la necessità di intervenire con altri farmaci, e forse con un'operazione chirurgica. È bene dire che 11el mondo moderno, e specialmente nel periodo ROsteriore alla seco·nda guerra 1no11diale, l'interesse per le politiche strutturali, nei confronti di quelle co11giunturali, è venuto crescendo 5 • E anche nel nostr~ paese l'accesa discussione sui nuovi esperimenti di governo e sulle nuove combinazioni politiche è in fondo una discussione sulla necessità di far prevalere politiche strutturali o politiche congiunturali. In molti casi è proprio il procedere dello sviluppo economico che fa vedere -in maniera diversa molti problemi, o ne pone di nuovi. Rimanendo, nell'ambito dell'agricoltura, consideriamo, per esempio, i provvedimenti come il blocco contrattuale, tuttora esistente, o l'ormai abbandonato imp~rtibile di manodopera. Questi interventi sono classici di una politica congiunturale. U11a quindicina di anni or sono, dato il rapporto di forza esistente fra proprietario terriero e colon9, o mezzadro·, data l'esistenza di una larga massà di bracciantato disoccupato, e dato che si usciva appena dalla crisi della guerra, ed i lenti p.rogressi s Vedi: SARACENO P., La sintesi urbanistica, « Nord e Sud», Luglio 1964. 77 Bibliotecaginobianco

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