Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

I I ... ' ... Investi111enti e contratti agrari mentari. Comunque, estrapolando questa tendenza, si avrebbe per il 1970 un saldo negativo medio an.n110di 126 miliardi della nostra bilancia alimentare, saldo che, come avverte il Tagliacarne, potrà probabilmente essere superato (come del resto è già avvenuto nel 1963, anno che, però, può ritenersi eccezionale per varie ragioni). . ' L'alternativa pare, qu.indi, chiara: o si riesce ad aumentare adeguatamente la produzione nazio.nale di be11i per l'alimentazione, o si importano tali beni rinunziando ad altre importazioni, fra le quali quelle dei beni di investimento 4 • Quanto detto mette chiaramente in luce, più forse di qt1anto no11 lo sia mai stato in passato, come il problema agricolo abbia importanza primaria per l'intera economia nazionale. Ed anche rende più evidente la direzione secondo- la quale va cercata la .soluzione del problema: aumentando, cioè, l'offerta nazionale di generi alimentari. · È chiaro che un discorso in termini aggregati, come il nostro, trascura quei problemi inter11i di aggiustamento dell'agricoltura, riguardanti l'importanza relativa delle produzioni erbacee, di quelle zootecniche, di quelle ortofrutticole, ecc.. L'importanza di questi problemi non può essere sotto.valutata. Ma crediamo che anche un discorso in termini aggregati possa portare a delle interessa11ti considerazioni. È quello che cercheremo di fare nelle pagine seguenti; ed a questo scopo prenderemo le mosse proprio dalla conclusione a cui ci aveva portato la breve disamina precede11te: quella, cioè, che l'aumento dell'offerta na~ionale dei prodotti alimentari deve acquistare importanza primaria nella politica econo,mica nazionale. Si è ampiamente insistito negli anni passati sulla necessità di aumentare la produttività dell'agricoltura italiana per rend~re le nostre produzioni competitive rispetto a quelle di altri paesi. È questo un obiettivo che non potrà mai essere racco1nandato abbastanza. Ma bisogna anche aver chiaro che la 11ecessità di aumentare la produzione totale dell'agricoltura può essere cosa ben diversa dall'obbiettivo di aumentare la produttività. Quest'ultima rispecchia la produzione media di ogni ~nità di fattori produttivi, e principalmente del lavoro, impegnato nell'attività agricola, e quindi può au1nentare_ senza che necessariamente aumenti la produzione totale. Essa dipende dalle nuove tecniche produttive che permettono una migliore combinazione di terra. capitale e lavoro; un aumento di produttività può essere pertanto ottenuto con una diminuzione della forza di lavoro più o meno ineffiçiente4 Vedi a questo proposito: GRAZIANI A·., La lacuna alimentare, « Nord e Sud», Luglio 1964. 75 Bibliotecaginobianco

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