Giornale a più~voci nazionali, soprattutto di quello· gollista; -~ · il -caso· dell'interessamento· di · un gruppo belga .(che •.pure ·è .a. capitale ·parzialmente francese) ad una società siderurgica francese. che ha suscitato le .ire ·-·del ·goverrt◊ ·Pon1pido-u, nonché il caso ·della, pro-gettata.- costruzione di una· fabbrica. di materie .plastiche nel sud ·della Francia, da parte della Shell e della tedesca .. Badische Anilin ..- · Contro il « nazionalismo -industriale» si è ·urtata anche la. proposta ·di Vittorio Valletta per .un-- accordo· tra· i produttori ·~uropei· di -automobili: c'è stata,. infatti,. una aperta ostilità degli industriali tedeschi del .settore. « La-. reazione .negativa della Volkswagen »,· ha scritto il New York Tirties, « è tipicamente tedesca »; ma lo stesso giornale rìlevava. come, dopo di allora, anche gli ambienti economici tedeschi avessero dovuto· rendersi conto della nece~sità di un atteggiamento meno rigido~ A favore di questa tendenza alla concentrazione nell'ambito · na.zio-nale possono farsi valere almeho due: ordini dì valide giustificazioni. In primo luogo, « la: balcanizzazione ·giuridica· dell'Euro-pa »,. che tanto felicemente ha m.esso in rilievo Robert Leco·urt ,su· <( Le' Monde » e che· rende pratiç·ament~ impossibile « so,ddisfare a sei - legislazioni •dìfferenti per conservare pienezza di diritti in ciascuno dei sei paesi, essendo co-ntemporaneani.ente obblìgati ad optare per il regime giuridicò• di uno, di essi». In seco·ndo luogo, trova un certo fondamento- il·« nazi~nalismo industriale» in q~ègli S~tati ·europei, come l'Italia e· la Francia, che potrebbero veder rientrare, dalla finestra eu~o•pea, il pericolo di un controllo straniero sulla propria econòmia. Lè primè cifre citate a proposìto del ruolò dei capitali tedéschi ·nella Co-munità possono far temere l'evèntualità di una grossa concentrazione di potere, _a scapito dei sei organi politici, nelle mani di centri di decisione nei cui co-nfronti le autorità di cinque dei sei paèsi non avrebbero nessuna possibilità di controllo. · In assenza ~di un potere poli'tico ·e~ropeo, cui demandare· il compito di evitare ogni çristallizzazione. di ·determinante influenza economica e politica _nelle màni ·di gruppi· particolari all'interno dell'Europa, · e magari· quello di intervenire direttamente quando Ia concentrazione monopolistica appaia inevitabile, è evidentemente sulla Commissione della 'CEE che dovrà cadere almeno la prima di queste ~ue fu~zionL Secondo· quanto prescrive ·il Trattato di Roma l'autorità comunitaria può proibire quegli accordf suscettibili di ridurre la libera concorrenza, a c'o:ndizioné_che· questi interessino ·11- commercio tra 'i paesi-'membri~ e in effetti, qualèhe ·anrio fa, venne resa obbligatoria la registrazione di questo tipo di accordi, anche se non sono state mai ìndicatè precise norme secondo le quali essi possano essere ritenuti illegali. Di recente, si è, però, avviata un'indagine sull'accordo Agfa-Gevaert. L'autorità comunitaria, tuttavia, è ben consapevole della necessità di uno sforzo di concentrazione che metta le arcaiche· società eurqJ?èe i~ cortdiziqnedi potersi battere con qualche possibilità di successo con le grandi società d'oltre Atlantico. L'equilibrio tra questa· fu~zione e la ·necessità di .evitare che una .··sola società contròlli un ·intero· settore. delrec9nomia europea non.-.è sempre facile a 'trovarsi; .ma è indispensabile ·che·•la CEE :si ·assuma anche il compito di fàr in -modo che, in .un·determinato settore, la situazione. concor57 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==