Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

I centri del potere 4) DALLE CATEGORIE DIRIGENTI ALLA CLASSE DIRIGENTE Un·a volta individuato il personale dirigente dei centri di potere economici e politici, bisogna cercare di ricomporre i dati parziali e settoriali fin qui ottenuti in un quadro il più possibile unitario·. Occorre, cioè, chiarire quale sia la posizione dei titolari dei centri di potere rispetto agli altri gruppi sociali del paese, ed accertar~ in questo modo se essi rappresentino. un gruppo sociale abbastanza omogeneo fra isuoi componenti, e sufficientemente differenziato da coloro che ne sono esclusi, fino al punto che sia v_eramente lecito parlare di « classe dirigente », oppure no. È bene dire subito che uno dei contributi più recenti e importanti alla teoria della classe dirigente verte sull'opportunità di non compiere questo passaggio, che si definisce arbitrario, dalle categorie dirigenti alla classe dirigente. Ci riferiamo alla posizione presa da Raymond Aron nella tavola rotonda organizzata dalla Association Française de Science Politique a Parigi nel no·vembre del '63 sullo stesso tema di questi nostri articoli: « La classe dirigente: mito o realtà? » 32 • Dopo avere scartato il concetto di classe dirigente, per accettare quello di categorie dirigenti, Aron spiega che la sostituzione delle categorie dirigenti alla classe dirigente sembra avere un « doppio significato »; e che, da una parte, « evita le implicazioni ideologiche dell'oscuro concetto di classe », mentre, dall'altra, « riflette uno dei tratti meno contestati della società moderna o industriale, l'estrema differenziazione dei ruoli, dei sistemi sociali, delle forme organizzative ». Si tratta, come si vede, di argomenti suggestivi, a condizione che non si ponga a priori l'opportunità di non andare oltre la nozione di categorie dirigenti, impedendo così di arrivare a c·oncetti più comprensivi, e quindi più ·utili sul piano del~a spiegazione dei fenomeni sociali. In questo caso, infatti, si finirebbe soltanto per sostituire alle « implicazioni ideologic_he dell'oscuro concetto di classe» (del resto evitabili se la classe dirigente, anziché essere posta come un a priori, è chiamata in causa _come ipotesi di lavoro, la cui validità deve appunto essere verificata in sede di ricerca) l'assunto altrettanto ideologico (e proprio di una certa corrente della sociologia più recente, di cui si è parlato nel precedente articolo) secondo il quale sarebbe comunque impossibile e fuori luogo dare una spiegazione coerente e unitaria. del I fatto che alcuni gruppi sociali, accomunati da certe caratteristiche, .si tro- . ~2 RAYMOND .ARON: Rapport In,troductif. Le tesi di Aron sulla classe dirigente si ritrovano, sviluppate e meglio definite, ne La lutte des classes, Paris 1964. 35 Bibliotecaginobianco_ ......

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==