Claudio. Risé i loro stretti collaboratori, delle· grandi società internazionali dispo11gono - per la semplice facoltà che possiedono di decidere l'installa- . zione, o no, di uno stabilimento in una data regione. - di un potere ragguardevolissimo in altri paesi. A seconda poi .della quantità dei mezzi investiti e (ci si consenta di prendere in prestito dalla logica up. termine che ben si applica al caso nostro) del grado di combinabilità dell'intervento prescelto e delle sue forme con le strutture economiche e politiche del paese desti11atario, il potere del gruppo dirigente della corporation internazionale sulla vita economica e sociale di questo paese si stabilizza a livelli più o meno elevati. Ricordiamo, comunqu.e, fin d'ora che il personale dirigente delle grandi corporatio11s costituisce - insieme ai funzionari delle organizzazioni internazionali (il cui po~ere sembra. per alcuni versi iri ascesa), dei servizi diplomatici nazionali (il cui peso nello svolgimento delle relazioni internazionali sarebbe, invece, in via di progressiva riduzio·ne) e di quella parte della classe politica nazionale dotata di rilevanti poteri decisionali nel settore delle relazioni internazionali (responsabili dei ministeri degli esteri, commissioni parlamentari degli Affari esteri, capi n1ilitari, l'intero Parlamento nelle decisioni di maggiore importanza) - una delle categorie dirigenti il cui potere· non si lin1ita al piano nazionale, ma si spiega invece a livello internazionale. b) La società per azioni e la separaziorze tra proprietà e controllo. La seconda delle modificazioni subite dall'impresa industriale nel corso di questo secolo, e cioè la sua trasformazione "in società per azioni, è, invece, tale (quando se ne accetti l'interpretazione fornita da una larga parte della teoria sociologica 14 ) da annullare quelle conclusioni relative alla possibilità e utilità di identificazione della classe dirigente economica che la prima delle due modificazioni ·ci aveva permesso di abbozzare. N~lla loro version~ più corretta, e più depurata da elementi ideologici ·ai sostegno a una data orga11izzazione economico-sociale, ·queste teorie· (la cui origine Dahrendorf fa audacemente risalire allo stesso Marx) 15 sostengono che la scissione provocata dalla generalizzazione 14 Per es., nelle opere citate di A. BERLE Jr. e D. LILIENTHAL, in The Social Problem of An Industria[ civilisation di D. E. MAY@, Londra 1949, The New Society: The Anatomy of the lndustrial Order, New York 1950 e America's Next Twenty Years, New York 1957, di P. E. DRUCKER. . . Un·'esposizione completa di queste tesi nelle pp. 83-94 di R. DAHRENOORF: Classi e conflitto di classe nella società industriale, Bari 1963. 15 • 85 op. ctt., p. . 26 \ .Bibliotecaginobianco
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