Claudio Risé strializzazione, sono tuttavia se1npre più strumentalizzate dalla politica e dall'industria) 6 • Una valutazione abbastanza· simile, arricchita da altri argomenti cui è bene accennare, sta dietro all'intera opera di Wright Mills sui problemi del potere. Poiché la maggior parte delle ricerche di Wright Mills ebbero come. campo di osservazione la società americana, non v~ è da stupirsi se al _potere politico e a quello economico egli aggiungeva quello militare, come terza decisiva struttura di potere ·del nostro tempo. Estendendo il discorso dalla società americana alle altre società industrializzate, sembra, però, che sia più appropriato interpretare il potere militare come una sezione specializzata del potere politico: in tutti· i paesi industrializzati europei l'esercito non è più dotato di un potere decisionale di larga portata, autonomo dal co11trollo politico 7 , e nessun generale (tranne uno, cl1~, infatti, si trova a essere il titolare del somm·o potere politico in Francia) potrebbe scatenare i guai immaginati con molta plausibilità nella vicenda del Dottor Stranamore. Ma un'altra è la grossa intuizione che sta dietro alla spiegazione che il Mills fornisce del crescente ratforzamento di questi tre poteri, a discapito delle altre, tradizionali strutture di potere (la religione, la famiglia ecc.): « dietro questo fenomeno c'è tutta la spinta... di un favoloso sviluppo tecnologico,· in quanto questi tre ordinamenti istituzionali hanno incorporato la tecnologia ed ora la guidano·, anche se è poi lo stesso sviluppo tecnologico a regolare le forme e i tempi della loro espansione » 8 • Si assisterebbe, cioè, ad un-a monopolizzazione dello sviluppo tecnologico da parte dei centri di potere politico e dei centri di potere economico, i quali ·se ne servireb·bero per accrescere la propria importanza, accettandone il relativo condizionamento, a discapito delle altre,. · 6 Si veda a questo proposito l'analisi di certi aspetti delle principali B_usiness Schools svolta da B. D. NossITER, op. cit., pag. 81 segg., e il capitolo: « L'influenza delle grandi imprese sull'istruzione » in W. H. WHITE, L'Uomo dell'organizzazione, p. 126. 7 Non è lecito lasciar supporre che Wright Mills sarebbe stato d'accordo con questo punto di vista: per quanto ne sappiamo, egli non era per nulla disposto a rinunciare alla sua spiegazione. tripartita del potere. Egli scrive, infatti, che « la odierna élite del potere implica la convergenza, spesso difficile a determinarsi,. del potere economico, di quello militare e di quello politico» e poi specifica la ·sua avversione all'espressione stessa di classe dirigente perché tale espressione « non riconosce sufficiente autonomia all'ordinamento oolitiro. e nulla dice dei militari in quanto tali>> (La ·élite del potere, Milano 1959, p. 293). 8 C. WRIGHTMILLS, The structure of Power in American Society, « The British Journal of Sociology », March 1958. 22 -Bibliotecaginobianco
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