Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

.. Lettere al Direttore - fatto di non minore importanza - essa è provvisoria e incompleta: chi saranno gli altri sette membri? Se apparterranno alla sinistra, Moro avrà vinto la partita. Comunque, anche in. questo caso, sarà il prossimo futur.J a -dare ragione ai -pessimisti o agli ottimisti. Fino allora, il giudizio degli uni e ·degli altri resta sospeso, e non vale altro che come ipotesi. È certo· che. una scon,fitta di Moro sarebbe, sia pure in maniera divers.1, itna sconfitta delle sin.istre democratiche. Ma mi pare ingiusto e poco rispondente alla realtà non accomunare in questa sorte comune anche la sinistra democristiana, della qiLale si disconosce così il ruolo. Perché sono le sinistre df!,mocristiane che in questi µnni hanno reso possibile, attraverso un dialogo di incontro e di polem.ica con Moro, .la costituzione del centro-sinistra; e perché è la sinistra unificata di « Forze Nuove » che, attualmente, può costituire l'unico ponte tra Moro e le sinistre democratiche. Non si tratta solo di condizionamento dall'interno; la questione è assai più complessa. Al riguardo sarà bene essere chiari e non procedere ad esclusivismi, da nessuna parte. Non credo che i dorotei si siano rafforzati «politicamente» all'esterno della D.C.; certo non all'interno. Vi sono parecchi motivi che inducono a pensare effimera l'attuale leadership dorotea: anzitutto l'evoluzione della Chiesa, anche italiana, avviata verso una progressiva depoliticizzazione, e di conseguenza la maggior libertà dei fedeli nelle scelte politiche; poi il grave malcontento per il malcostume nella D.C., che i dorotei hanno eretto a sistenia, ma che un numero senipre maggiore di militanti riprova aper~ tamente; inoltre, il fatto che la sinistra .democristiana rappresenta la maggior parte dei lavoratori cattolici e che in essa si riconoscono· pure quasi tutti gli uomini di cultura i1npegnati nella D.C.; infin.e, la possibilità della creazione di un fronte laico unitario, che, se è in sé auspicabile, dimostra tuttavia anche la carica di risentimento che il monopolio doroteo ha saputo causare: .e ciò - non lo si sottovaliLti - da una certa parte del mondo cattolico _ è ascritto- come una colpa ai . dorotei. Vorrei aggiungere quella che per- Galasso è la grave crisi, sia pure latente, del P.C.l., che potrebbe soprattutto giovare ad una concentraz_io11e _ laica; in questo caso, però, nc:n mi sentirei così ottimista: lo slogan della crisi del com1-Lnis1no è stato ripetuto da tutti i partiti - e specie .dalla D.C. - a partire dal 1948; ma sempre i fatti lo hanno smentito. Sarà bene rifarsi ora .alla lettera di Nonno per esaminare e prospettare l'azione. della sinistra democristiana. Al Congresso, di fronte all'atteggiamento superficiale e incosciente di gran parte del partito, la sinistra di· « Forze Nuove» ha -assunto una posizione altamente responsabile. La relazione di Donat-Cattin ha introdotto la battaglia della _sinistra. In essa, il parlan:entare torinese ha denunziato il moderatismo della maggioranza e la sua· azione frenante, ha rifiutato. l'anticomunismo pregiudiziale e viscerale che immobilizza l'azione del partito, ha definito con esattezza la relazione di Rumor << nettamente a destra, su posizioni stantie, rispetto ai programmi e agli atteg125 Bibliotecaginobianco

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