Franco Cuomo La perfezione del « mondo nupvo » era solo predeterminazione totale, oppressione spirituale ed alienazione, rinuncia alla propria umanità per una più generale funzionalità del sistema·, condizionamento psichico e sterilità. Viceversa i sistemi adottati dagli abitanti dell'isola di Pala, pur potendosi dire analoghi - in li11eage11erale - a quelli illustrati nel precedente romanzo dello scrittore, costituiscono la premessa di una consapevole felicità. È vero che. in entran1bi i ro-manzi ci si trova di fronte al co·ndizionamento degli individui al comune benessere. Ma mentre nel Mondo nuovo tale ·condizionamento· era provocato soltanto da agenti esterni - non esclusi gli strumenti tipici della propaganda ideologica -, il condizio,namento degli abitanti di Pala va soprattutto attribuito al fermo· controllo di se stessi ed alla scoperta, da parte di ciasc11no, della via che conduce all'intimità del proprio spiritto. E non è una differenza da poco: il. primo tipo di condizionamento ricorda i metodi, sia pure sublimati attraverso alcuni millenni di perfezionamento tecnico, delle grandi dittature politiche o industriali del nostro secolo; il secondo tipo di condizionamento ricorda invece l'ascesi degli iniziati. Tanto per fare un esempio, l'uso delle pillole antifecondative da parte delle ragazze del « mondo nuovo » è dovuto ai mesi di corsi ipnopedici, alle norme elencate sui manuali di studio, alle racco-mandazioni _degli altoparlanti ed ai_ mille altri accorgimenti meccanici cui· fanno ricorso i rettori della comunità mondiale per indurre i sudditi a rispettare le regole ritenute utili alla vita della collettività. Viceversa, le ragazze dell'isola di Pala usano le pillo-le antifecondative perché qualcuno ha spiegato loro le ragioni che rendono indispensabile un attento controllo delle nascite. Il risultato è lo stesso - il benessere generale ed il pieno adempimento dei bisogni di tutti -, ma non v'è certo· bisogno di spiegare quale sia la .differenza sostanziale tra i due · sistemi. Tanta perfezione, comunque, andrà scontata inevitabilmente dagli abitanti dell'isola Pala con l'avvento di una dittatura militare che nel giro di pochi anni ridurrà la comunità al livello di un qualsiasi paese del mondo contemporaneo. Questa è la fine del romanzo. Non si può certo parlare di una conclusione ottimistica; ma, per quanto pessimistica essa possa essere, si tratta ugualmente di un pessimismo diverso da quello di cui è pervasa tutta l'opera precedente di Huxley. Il disastro della comunità sopravviene per il venire meno· di- quei principi su cui essa si fondava: finché tali principi avevano retto,. l'intero sistema era rimasto in piedi e, con esso, la felicità di ogni membro della comunità. Secondo lo schema del « mondo nuovo», invece, nessun disastro potrà mai sopraggiungere. perché la forza del sistema è incrollabile; nel sistema, peraltro, non v'è felicità, né possibilità di imprevisti, e la noia ottusa degli individui non ha altra via d'uscita eh.e · la droga - una droga naturalmente innocua, chiamata «soma», fabbricata a bella posta per offrire quotidianamente, a ciascuno, un'evasione senza rischio - o la violazione, rarissima e limitata nel tempo, di una legge della comunità (tra le meno importanti). --·- Tirando le somme dell'intera opera di Huxley, di cui L'isola può darci 118 · Bibliotecaginobianco
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