Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

Aldo Canonici - Franco Cuomo chi gli ha chiesto « come miglior servizio che egli possa rendere, quello di mostrare cosa sta succedendo alla dignità dell'individu<? nelle grandi imprese - sociali ». Un compito messianico, quasi, che ci lascia piuttosto diffidenti. In ogni modo, se è vero che ipocrisia, stupidità e arrivismo albergano nelle menti dei dirigenti industriali, esse non sono certo assenti dalla politica, dalle cosiddette professioni libere, dall'arte, dalla carriera accademica,· e nemmeno della professio·ne dello scrittore, In tutti i ca~pi, per raggiungere il successo, occorre ottemperare a determinate regole. La differen~a consiste in questo: quando l'uo-mo agisce in quanto individuo, il suo successo o la sua caduta hanno una portata che incide in misura relativa sull'equilibrio e la vita degli altri; e viceversa, il successo o l'insuccesso di coloro che detengono le leve del potere industriale finisce per influenzare, p·ositivamente o negativamente, -la vita di milioni e milioni di cittadini. Questo, a nostro avviso, è l'aspetto più inquietante del fenon1eno che Pack:ard ci descrive. ALDO CANONICI L'isola dell'utopia Recentemente pubblicato da Mondadori nella collana della «Medusa», l'ultimo libro di Aldous Huxley, L'isola, ripropone quell'utopistica visione universale che già aveva costituito il tema fondamentale del più noto romanzo dello scrittore scomparso, Il mond·o nuovo, e di molta altra parte della sua opera. Ambientato in .un'isola immaginaria, Pala, il cui significato allegorico appare evidente fino dalle prime pagine del romanzo, la vicenda consiste negli avvenimenti che co-ndurranno la comunità isolana a subire la dittatura militare imposta dagli abitanti di un'isola lontana poche miglia, anch'essa immaginaria ed a nome Rendang. Nel trasparente simbolismo di Huxley, Pala costituisce la possibilità perduta della civiltà -contem-poranea, l'esempio manifesto - e per questo destinato al fallimento - di come l'umanità avreb,be potuto essere, e di come ormai non potrà, certo, essere più. · A differenza che in altri suoi lavori (principalmente ne Il mondo nuovo), l'Autore mostra in questo suo ultimo ron1anzo il pro-posito, in parte· realizzato, di rendere « attendibile » la sua utopia, corredando la storia con elementi di carattere scientifico. Alla narrazione, di conseguenza, non è dedicata che una parte minima del romanzo-: l'azione vera e propria è interrotta da lunghe dissertazioni quasi scolastiche, in cui al protagonista -- che è. una creatura estranea al mondo di Pala - vengo~o illustrati, nei loro aspetti pratici e nelle motivazioni più strettamente tecniche, i principi grazie ai quali la comunità isolana ha potuto mantenersi incontaminata. Una . . 116 · Bibliotecaginobianco

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