Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

La scuola a Taranto tivo che su quello più direttamente scolastico; ma varrà la pena di affrontarlo per garantire alla nuova scuola media unificata la sua funzione rinnovatrice della società civile. Nel settore dell'istruzione inedia superiore la situazione appare abbastanza equilibrata tenuto conto che si hanno sei istituti dell'ordine umanistico ed altrettanti dell'ordine tec11ico, ai quali vanno, per altro, aggiunti gli istituti professionali. Resta, evidentemente, da stabilire se si tratti d'un equilibrio funzionale o soltanto quantitativo. A tal riguardo occorre porre subito in rilievo che la sostanziale concentrazione degli istituti tecnici nel capoluogo ha prodotto notevoli squilibri nella frequenza di tali istituti da parte dei giovani residenti nel resta11te territorio provinciale; e che soltanto assai di recente i comuni della provincia sono stati interessati ad iniziative nell'ambito del settore tecnico professionale. In effetti, mentre nel settore classico gli istituti esistenti sono sufficienti per n·umero e per localizzazioni, nel settore dell'istruzione tecnica si avvertono numerose insufficienze. Per quel che riguarda gli istituti tecnicj commerciale e femminile, in definitiva, la situazione può anche ritenersi soddisfacente; non è di certo tale in relazione agli istituti tecnici agrario ed industriale. In questo settore si impone la necessità di integrare gli interventi in una visione che tenga conto sia del piano di sviluppo industriale che dei problemi co-nnessi al più funzionale ed efficiente assetto territoriale, pur riconoscendo che i problemi relativi alla localizzazione ed alla dif• fusione dell'istruzione tecnica e professionale sono quanto mai delicati ..e difficili. Al punto in cui siamo essi non possono essere lasciati né all'improvvisazione, né alle indiscriminate rivendic~zioni campanilistiche per ottenere la istituzione di sezioni staccate del « Righi » o di sedi coordinate degli istituti professio-nali. Appare urgente, intanto, provvedere alla istituzione di altri due istituti tecnici industriali.: uno nel Capoluogo ed uno nella zona a nord di Taranto, coordinatamente all'asse di sviluppo industriale Massafra-:- Grottaglie; e di un seco·ndo istituto tecnico agrario nel versante orientale (zoria di Manduria). Accanto a questo problema si pone anche quello dell'allargamento delle specializzazioni. Nella nuov.a fase di sviluppo industriale di Taranto, le specializzazioni attualmente impostate risultano insufficienti, ed occorre provvedere ad istituire quelle che assicurino la _preparazione di quadri _tecnici anche nel settore chimico ed in quello edi_le. Il secondo istituto tecnico del capoluogo dovrebbe essere per cl1imici, con specializzazioni rapportate alla presenza nella regione di i1nportanti complessi petrolchimici 103 Bibliotecaginobianco

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