senza volerlo); oppure venivano confinati tra le notizie che si pubblicano per necessità. La rubrica << Ultime notizie », redatta da Pina Ballario per Topolino, era come un giornale nel giornale (essa si intitolerà poi<<Corriere di Topolino», con una sottotestata autonoma: periodico illustrato di attualità) e pubblicava storie di avanguardisti che salvano bimbe cadute in acqua, annunciava la consegna di onorificenze a massaie rurali particolarmente feconde, commentava discorsi del Duce. Più sovente, di questi argomenti « per grandi » si parlava con il tono sommesso e furbetto che era stato introdotto dalle scrittrici del Corriere dei Piccoli, e in quasi tutti i settimanali per l'infanzia e'era un angolino in cui i lettori potevano seguire le mosse birichine -con 'le quali l'Italia metteva puntualmente alle ,corde i suoi concorrenti, come in una partita di <<Monòpoli >>. Lo stupore per tanta destrezza si rin- _novava di settimana in settimana: « Avete visto? La Francia manda a Roma il suo ambasciatore e riconosce implicitamente il nostro Impero, e la Russia creperà di rabbia, rovinata dal .suo Comunismo e abbandonata da tutti ... > (28 ). In un simile contesto, tra persuasivo e ammiccante, anche il « culto della personalità » assumeva una sua dimensione morbida, casalinga: « Il Duce nonno! Cosi giovane! Vero è che anche mio non110 è giovane e i giorni che indossa la sua divisa di squadrista ed esce nei cortei insieme con papà cantando ' Giovinezza' sembra anche più giovane. È l'effetto dell'inno! - dice la mamma che è la sua figliola e si intenerisce sempre di vederlo entu- .siasta e pieno di vita a sessantadue anni ... » (29 ). Se si tentava di star seri e di « chiamare le cose col loro nome » - il ,che era indispensabile, ad esempio, in un giornalino di partito, come Il .Balilla - la propaganda a livello infantile si adeguava allo stile, vibrante .ed astruso, che caratterizzava la stampa politica in quell'epoca. La tipica .aggettivazione della prosa fascista, le sue cadenze taglienti, il suo gusto per ì'iterazione erano i mezzi meno adatti per spiegare ai bambini (in un modo . <}Ualsiasi)quello che stava accadendo: ( 28 ) Da Topolino, 10 novembre 1938. ( 29 ) Ibidem. . [97] Bibliotecaginobianco
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