rielaborazione è costata qualche fatica a pensatori che sono tra i massimi che l'umanità abbia mai avuti. Con la dialettica costoro giuocano come ragazzi scervellati che abbian messo le mani su un importantissimo congegno di cui non conoscano l'uso: per loro il mondo è cominciato con Marx ed Engels e siccome questi due non avevano capito nulla della dialettica, essi, da bravi epigoni, continuano a non capirne nulla alla seconda o terza potenza. Da questo punto di vista migliore di tanti convegnisti sembra decisamente il Geymonat, che con un candore da vox clamantis in deserto ha osato deplorare che tutto sommato i temi caratteristici di Gramsci sono i temi del crocianesimo e avanzare il dubbio se tutto non riuscirebbe molto più chiaro qualora questi temi non vengano semplicemente abbandonati come non più attuali, tanto più che dove il marxismo non è, come in Italia, dipendente dalla tematica crociana ha potuto dire parole « serie e profonde» sulla metodologia scientifica, sulla tecnica, sulla logica formale. E noi confessiamo di sentire molta più onestà scientifica in questa posizione di assoluto distacco da ogni forma di dipendenza dallo storicismo, malgrado, per altri rispetti, siamo convinti della sua comple_ta sterilità speculativa almeno nei limiti di una sua letterale traduzione in pratica, di quanta non riusciamo a vederne nei conati pseudostoricistici degli imbalsamatori di un marxismo trasformato in « filosofia della prassi > nell'accezione peggiore del termine, quella stessa cioè che si ritrova nelle vecchie denominazioni metafisico-accademiche di « Filosofia della storia > e e Filosofia delÌa natura >. RAFFAELLO FRANCHINI Vecchi mali e nuovi rimedi L'inizio di Telescuola così fu annunciato in un articolo pubblicitario apparso sui quotidiani italiani nel novembre dello scorso anno: « La RAI si pone decisamente all'avanguardia nel campo dell'azione formativa ed educativa dando inizio il 25 novembre a un esperimento che non ha precedenti in Europa e che ne ha ben pochi nel mondo intero: lo svolgimento di u111 regolare corso scolastico attraverso il mezzo televisivo». Un corso di avviamento professionale a tipo industriale che, si precisava più avanti, « non si rivolge soltanto a coloro che, per età, rientrano nei limiti che la Costituzione stabilisce per la frequentazione della scuola dell'obbligo », ma anche « a tutti coloro che tali limiti di età hanno superato da un pezzo ». E infine, a coronamento di una tetragona fede nel potere taumaturgico di questa « telescuola », non si esitava a proclamare il 25 novembre « data che deve restare imperitura nella storia del nostro ordinamento scolastico, il che è quanto dire dell'Italia > • Sarebbe ingeneroso e inintelligente prendersela con un articolo pubblicitario, certamente. A parte il fatto, però, che non si tratta qui di una casa produttrice di cosmetici o di alimenti, bensi di un ente pubblico, quale è la [74] Bibliotecaginobianco
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