dal ricordo delle due inflazioni che hanno annullato tutti i valori. Nessun prezzo quindi - perfino la disoccupazione - è troppo pesante, pur di preservare il valore del danaro. La DGB ufficialmente è pronta a lottare all'ultimo sangue con il governo e con i datori di lavoro per ottenere salari più elevati; ma, a sentir parlare i suoi esponenti, ci si forma l'impressione che essi siano chiaramente convinti della necessità di contenere i salari e di evitare qualsiasi azione che possa danneggiare il mercato di esportazione e la valuta tedesca (19 ). Era dinanzi a questo complesso quadro politico-economico che il corrispondente del Times da Bonn, in un commento alle elezioni del 1957, osservava, non senza una qualche amara malinconia, che, come risultato del <<miracolo>>.di Erhard non solo il partito del governo, ma anche l'opposizione aveva smesso di guardare al di là della Manica, per trasferire il suo interesse al di là dell'Atlantico. Si è naturalmente ancora lontani da una scelta definitiva. Il Congresso di Stoccarda del '58 ha dimostrato quanto il partito sia lontano da questa « americanizzazione >>e quanto forte sia invece il richiamo del sinistrismo dottrinario e del massimalismo verbale. Alla vigilia del Congresso un quadro pregnante delle difficoltà e delle contraddizioni in cui si dibatte la SPD, fu fornito dall'intervista concessa da Fritz Heine ad un redattore della rivista << Der Spiegel >>(20 ). Il << leader >>socialista non aveva difficoltà a dichiarare che la lotta di classe è un concetto superato; ma, quando gli venne osservato che il programma del partito contiene, tra le altre, una frase come: << La società .odierna è ancora una società di classe » ; non trovò di meglio come risposta che questa: il programma del partito è preparato da sociologi, filosofi e teorici, mentre egli dirigeva soltanto l'ufficio di propaganda. Al che il redattore dello « Spiegel >>non ebbe difficoltà a replicare che oramai si pone proprio il problema di sapere se il partito è ancora disposto a perdere le elezioni a causa di quei suoi filosofi e teorici, quando l'elettorato ha dimostrato ad usura di non votare per un partito di cui non si sappia se è classista e dottrinario o aclassista e pragmatico; se, come dice una didascalia ad una fotografia di Ollenhauer, il leader socialdemocratico è un « borghese >>o uno << spaventaborghesi >>. ( 19 ) Cfr. << La zona di Libero Scambio vista dal Continente », gennaio 1958, rip. in Mondo Economico, 1° febbraio 1958. ( 20 ) Cfr. << Wir miissen die SPD honorig machen », 14 maggio 1958. [56] Bibliotecaginobianco
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