i tempi successivi. Questo si spiega con la posizione sempre più pragmatistica da essi adottata, che, mentre li porta a diffidare delle cosiddette riforme di struttura, li spinge a cercare di far sentire la loro influenza nella fase di formazione della politica· economica generale ed aziendale. Da questo punto di vista l'esperienza della CECA è servita a dimostrare alla DGB che negli organismi 1europei i sindacati operai hanno più larga possibilità di rappresentanza e di azione che non nel quadro nazionale; ed ha quindi più che autorizzato la speranza che il Mercato Comune possa favorire il conseguimento delle rivendicazioni operaie. ,La Lloyds Bank Review scriveva al principio del 1958 che << la DGB non teme la concorrenza della mano d'opera italiana, perchè si è convinta che maggiore sarà il volunie della d.omanda, più forte si manifesterà la tendenza all'aumento dei salari». Non saranno i tassi dei salari tedeschi che verranno diminuiti bensì quelli italiani che verranno aumen·tati. Il Mercato Comune significa razionalizzazione, concentrazione; e le imprese più deboli verranno eliminate. Un'economia statica è un'economia in declino. Vi deve essere un mutamento ed uno sviluppo costante. Il compito dei sindacati non è quello di impedire questo processo, bensì di mitigare i problemi umani che esso solleva... La DGB sembra ritenere che il Mercato Comune ... apre la via ad un maggiore e migliore socialismo». Si determina così, grazie alla scelta europeistica, l'abbandono da parte <lei leaders della classe operaia (siano essi esponenti della SPD o della DGB) dello sterile dottrinarismo tradizionale e l'accostamento di essi ad una impostazione in termini moderni, o, si dovrebbe forse dire, americani, della lotta politica. Ed in realtà gli elementi più spregiudicati tra i socialdemocratici non si pongono come obbiettivo il W elfare State d'ispirazione laburista, ma il neo-capitalismo di tipo statunitense; e vedono il loro partito piuttosto -come il Partito democratico che non come il Partito laburista. Il che si spiega anche con l'accordo che esiste in Germania - mentre non esiste in Inghilterra - tra lavoratori, datori di lavoro e governo sugli ·o·biettividi fondo della politica· economica. Come osserva ancora la Uoyds Bank Review, le prospettive del lavoratore britannico sono condizionate dal ricordo della disoccupazione verificatasi tra il 1929 e il 1933. Ad esso -sembra quindi che nessun prezzo .- persino l'inflazione - sia troppo pesante pur di assicurare la piena occupazione. Al contrario, le prospettive non solo dei lavoratori tedeschi, ma di tutti i tedeschi, sono condizionate [55] Bibliotecaginobianco
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