Nord e Sud - anno VI - n. 54 - maggio 1959

Se furono << buoni tedeschi >> i socialdemocratici portano tuttavia, certamente, il peso di una grave responsabilità: hanno costituito il più forte partito per tutto il quindicennio di Weimar, senza riuscire a prendere alcuna iniziativa decisiva per sbarrare la strada a Hitler. Sicchè Julius Leber, giudicando l'operato dei suoi compagni, alla vigilia dell'arresto e della fucilazione, scriveva amaramente che i leaders socialisti erano troppo vecchi e burocratizzati, incapaci di mobilitare le masse o perfino di fare le loro scelte. Paralizzati dalle lotte di tendenza, divisi tra uno sterile massimalismo ed un riformismo - ora malsicuro di sè, ed esposto all'accusa dell'imborghesimento e del tradimento, ora, proprio per reagire a questa congenita incertezza, protervamente volto al servizio dell'ordine e della forza - i socialisti ritrovarono il meglio della loro ispirazione democratica, quando, solo partito del Bundestag, votarono contro i pieni poteri ad Hitler e seppero, successivamente, prendere la strada dell'esilio, della prigione e dell'estremo sacrificio. Emergendo dalla clandestinità e dalle rovine, il partito di Schumacher, giudicando che la ragione principale della insta·bilità governativa e del crollo di Weimar era da ricercarsi nell'impossibilità in cui si era trovata la SPD di avere una maggioranza tale da consentirle di governare da sola e di essere il partito della nazione, ricordando il danno che era derivato alla democrazia dall'accusa di tradimento lanciata ai socialdemocratici e dal monopolio del patriottismo conseguito dai partiti totalitari di estrema destra, si persuase che questa volta la SPD dovesse tentare ogni sforzo per cessare di essere il partito della classe operaia e che, lontano dagli estremi del massimalismo dottrinario e del riformismo opportunistico, dovesse porre la sua candidatura a partito del popolo per eccellenza. Già il 5 ottobre 1945, parlando a Wenningen ad una riunione di funzionari del partito, Schumacher proclamava che il tempo era matur.o per fare del socialismo una opportunità di tutto il popolo. Bisognava condurre la lotta per la conquista delle classi medie, senza derogare dal programma socialista: statizzazione delle industrie-chiave << mature per la s~cializzazione », « democrazia economica » per gli altri rami industriali, intendendo per democrazia economica una zona intermedia fra capitalismo e socialismo, premessa della socializzazione (13 ). ( 13 ) Cfr. ALLEMANN, op. cit., pag. 245. [49] Bibliotecaginobianco

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