Nord e Sud - anno VI - n. 54 - maggio 1959

costituzionali in luogo delle massicce formazioni estremistiche del primo dopoguerra: sono questi i caratteri che fanno di Bonn una struttura . politica profondamente diversa da quella di Weimar. Ma è un errore credere che la Repubblica di Bonn dovesse necessariamente evolvesi in questo senso. Il 1958 vede allontanarsi lo spettro di Weimar non solo perché la situazione obiettiva ha favorito questi sviluppi, ma perchè la Repubblica Federale si è potuta giovare della leadership illuminata di Conrad Adenauer. La tesi, secondo cui il Cancelliere ha svolto una politica << imposta alla Germania Occidentale dalla sua posizione geografica, dai sentimenti anticomunisti della popolazione e dalla guerra fredda» (4 ) può servire solo ad accrescere il merito di Adenauer, il quale ha dato prova d·elle sue qualità di statista, proprio per aver saputo guidare la Repubblica sulla strada che le circostanze gli hanno indicato. Il Conte Sforza scrisse una volta che Adenauer è uno statista, per essere riuscito a fare una scelta fondamentale e per esserle rimasto fedele: << L'uomo di Stato è solo quello che legge nel libro del destino la via da seguire » (5 ). Questa scelta Adenauer l'aveva già fatta molti anni addietro: ed implicava fin dal 1925amicizia con l'Occidente, soprattutto con la Francia (6 ), e polemica con Strese~ann contro ogni velleità di << equilibrismo >> tra Est e Ovest (7 ). Dopo il 1949 il Cancelliere si è rimesso sulla strada, su cui si era idealmente incamminato quasi trent'anni prima, e lo ha fatto con tenacia, con passione, senza ondeggiamenti, senza pentimenti, senza continue « revi- . sioni laceranti >>. Portato alla guida di un popolo, cui la catastrofe militare aveva distrutto non solo lo stato, ma la nazione, e a cui l'occupazione militare toglieva la sovranità, mentre l'uomo medio, avvertendo la precarietà dell',ordinamento giuridico e del sistema collettivo, si lanciava alla ricostruzione materiale ed al successo personale, Adenauer intuiva che la Germania doveva rinnovare il suo destino fondendolo nel nuovo destino d'Europa, che la Germania avrebbe riacquistato la pienezza dei suoi diritti e della sua libertà rinnovando non solo se stessa, ma tutti i paesi ( 4 ) Cfr. HANS SPEIER, <<German rearmament and atomic war », Evanston, 111., 1957, pag. 10. ( 5) Cfr. <<Cinque anni a Palazzo Chigi >>, Roma, 1953. ( 6 ) Cfr. Ai.1sTAIR HoRNE, <<Retur.ç. to Power », N. Y., 1956, pag. 405. ( 7 ) Cfr. il <<profilo» di Adenauer nell'Observer del 13 aprile 1958. . [44] Bibliotecaginobianco

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