Nord e Sud - anno VI - n. 54 - maggio 1959

di vista dell' equili1 brio internazionale, favorendo l'espansione russa in Occidente, ha certamente presentato il vantaggio di sradicare dal cuore dei tedeschi l'idea del tradimento ed il sogno della rivincita. Ricostruire dalle rovine, rifarsi una vita normale, abbandonare le escatologie e vivere umanamente: queste sono le parole d'ordine della Germania del dopoguerra. Fritz R. Allemann ha descritto mirabilmente il diffondersi di questo stato d'animo alieno dalle avventure, dai rischi, dalle ideologie, dai sogni, il bisogno di << distacco dal pathos», che un giovane diciannovenne, ex ufficiale, ex capo della Hitler /ugend, sintetizzava nella formula: « Keine Aufregung mehrl » (Niente più eccitazione!) (3 ). Gli anni della guerra non sono anni di gloria, non sono gli an~i migliori della vita, sono verlorene Jahre, gli anni perduti come in un lungo, tragico incubo, da cui bisogna ora svegliarsi, per badare, dopo un'aberrante intossicazione collettiva, a darsi un « particulare >>, a mettere su casa e famiglia, a realizzare tranquillità e benessere. Da questo stato d'animo di sgonfiamento delle energie sovvertitrici e di cedimento del sentimento di collettività, e quindi anche di nazionalità, sgorga il cosidetto miracolo della rinascita economica tedesca. Horst Monnich attraversò la Germania, e la definì in un « reportage >> un « Paese senza sogni ». Il successo della politica di Adenauer si spiega indub·biamente su questo sfondo politico e psicologico della Repub·blica di Bonn. La consapevolezza di nuovi rapporti di forze sulla scena mondiale; la mancanza di uno spirito di rivincita militare, del tipo di quello scatenatosi d.opo il '19, quando democrazia divenne sinonimo di tradimento e del tra~tato di Versailles si disse che era stato firmato dai « maiali di novembre >>; il <<miracolo» economico invece dell'inflazione del '22 e della crisi del '29; la tendenza al sistema dei due partiti ed alla stabilità di governo al posto del1' estrema frammentazione delle forze politiche e delle crisi di governo a ripetizione; le forze armate, depotenziate dalla tirannide nazista, dalla catastrofe militare e dal diffondersi del pacifismo e dell'antimilitarismo ' - nella popolazione invece della Reichs~ehr solidamente raggruppata intorno a Groener ed a Seeckt - alla quale la Repubblica chiedeva protezione dagli estremisti e che l'opinione considerava autentica rappresentante della continuità dello Stato-; il peso insignificante delle forze rivoluzionarie ed anti- . ( 3 ) Cfr. « Bonn ist nicht Weimar», Koln, 1956, pag. 104. [43] Bìbliotecaginobianco

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