Nord e Sud - anno VI - n. 54 - maggio 1959

tare partitamente in seguito. Le nostre osservazioni si proponevano solo, per il momento, di mettere in rilievo la complessità dei problemi che la radio e la televisione pongono all'indagatore e l'importanza di liberarsi dei pregiudizi e di non cedere ad impressioni parziali. Troppo spesso i fenomeni della radio e della televisione vengono considerati in Italia un pretesto per esercitare il proprio più o meno occasionale estro satirico o polemico, anzichè un campo di stu,dio importante e per se stesso e per l'alta misura in cui riflette la situazione e le tendenze della nostra società. Occorre cominciare a sapere, fuori degli schemi della « massa » e della « cultura di massa>>, quali effetti televisione e radio stanno avendo sugli italiani, quale posto queste occupano nella loro vita. Impresa non facile, se negli Stati Uniti, dove la televisione e la radio hanno una diffusione che coincide praticamente con 1'intero Paese, e la letteratura in materia è già vastissima, accade che le ricerche siano costrette a frequenti aggiornamenti (per fare un esempio, oggi, dopo anni di programmi televisivi prevalentemente ricreativi, e di livello assai spesso scadente, si va constatando da varie parti che il pubblico mostra un crescente interesse per le trasmissioni della « educational television >>). Ma ancor prima di ciò, sarà opportuno esaminare i problemi connessi con la struttura e il funzionamento dell'ente radiotelevisivo italiano, e gii intenti immediati e lontani delle forze che oggi lo -controllano. [24] Bibliotecaginobianco

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