Nord e Sud - anno VI - n. 54 - maggio 1959

di abulia dalla quale rimasero a lungo ca-- ratterizzate. Una nuova vita - il << ri• sorgime11to », come il Gabrieli ha voluto chiamarlo, - dei popoli arabi ebbe il suo incerto inizio soltanto dalla spedizione napoleonica in Egitto; e, iniziata e perdurata fino alla prima guerra mondiale come moto di riscatto dalla domi-- nazione turca, si complicò poi e si svi1 uppò più potente soprattutto nella lotta contro il dominio francese ed inglese sulle terre del Crescente fertile e dell'Africa Settentrionale. Parallele, anche se talvolta cronologicamente assai distanti, le tappe attraversate a questo proposito da ciascuno dei paesi arabi: dalla dominazione più o meno nom~nale dei Turchi a quella europea, prima mero << status » di fatto, in seguito legalizzata con le equivoche formule del << protettorato » o del << mandato »; da questo stadio, poi, a quello di formale riconoscimento dell'indipendenza, tuttavia limitata nella sostanza dalla imposizione di gravosi e lunghi trattati di alleanza o di particolari clausole militari; infine, denunzia di tali trattati e clausole, e inversione del processo con frequenti violazioni di accordi e concessioni da parte degli antichi protetti o amministrati. Uniche sostanziali eccezioni a tale schema l'Algeria e la Palestina, che non per nulla sono a tutt'oggi le zone del mondo arabo una cui definitiva sistemazione appare più lontana ed incerta per i noti fattori costituiti, nella prima, dalla presenza della grossa minoranza di coloni francesi e dall'organico legame costituzionale istituito con la Metropoli; e nella seconda, dal « grande ritorno >> ebraico e dalla costituzione del moderno e dinamico stato israeliano. Eccezioni parziali allo schema predetto si possono, inoltre, considerare il Marocco (venuto al protettorato francese da uno << status » di formale indipendenza anzichè dal dominio turco) e l'Arabia saudiana (passata senza fasi intermedie da questo dominio all'indipendenza); ma sono eccezioni parziali, appunto, lontane dall'avere la risonanza e l'importanza del << caso » algerino e del << caso » palestinese, e ,non tali comunque da alterare sostanzialmente il pattern di sviluppo politico dei paesi arabi sopra delineato. Ma ancor più importante è l'individuazione, da parte del Gaibrieli, dei momenti in cui si tradusse, sul terreno ideologico e culturale, il moto ·di << risorgimento >> politico degli Arabi. Nella seconda metà dell'Ottocento egli ravvisa il tempo della Aufklarung, dell'Illuminismo arabo: dove Illuminismo significa << arricchimento e allargamento della cultura tradizionale, apertura di nuovi orizzonti, fioritura di nuovi ideali ». Gli ideali nazionali e liberali dell'Ottocento europeo penetrano profondamente nello spirito delle classi colte del Medio Oriente, volte ora ad un grosso sforzo di congiunzione fra le loro tradizioni culturali e religiose e gli aspetti migliori della civiltà europea. Si fa strada così una esigenza di rinnovamento dello stesso Islam, un << modernismo » islamico, a cui si associa la visione di una comunità di popoli musulmani indipendenti e dotati di libere istituzioni rappresentative. Importanti sono anche le caratteristiche geografiche e sociali che il Gabrieli ravvisa in questo moto di rinnovamento: da una parte, infatti, esso si sviluppa quasi soltanto in Siria e in Egitto, che continuano così la loro tradizione di unità culturale durante tutta l'età moderna; dall'altra, esso si rivela come [120] Bibliotecaginobianco

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