esplosivo << meccàno ». L'efficienza degli ideali si misura sull'efficienza delle armi: tutto il resto rientra nel quadro delle << terribili necessità». « Le terribili necessità della guerra non permettono di considerare con occhio pietoso lo spettacolo della devastazione. Sono in gioco posizioni e destini di interi popoli, che vengono risolti con la forza e con l'astuzia. Sulla terra, sul mare e nel cielo gli ideali di ciascuna delle nazioni in lotta tentano di imporsi col valore delle armi. Le corazzate, gli aeroplani, i carri armati, le batterie antiaeree sono gli argomenti micidiali dei vari Stati in guerra. La parola suprema è lasciata al fuoco, arbitro supremo delle grandi lotte dei popoli ... » (47 ). La << tecnica della guerra» non soltanto conferì un nuovo volto formale a n1olta narrativa infantile a fumetti ma creò, nei giornalini tradizionali, un genere autonomo, un tipo inedito di attrazione e di << colloquio » con i lettori, una maniera avvincente di presentare la cronaca. Le pagine di attualità tecnico-militare assunsero, nell'economia di ciascun giornale, un ruolo ben preciso, e venner:o affidate ad una ristretta << rosa >> di specialisti. Sul Corriere dei Piccoli comparve, ad esempio, nel 1942, una rubrica intitolata << La pagina dell'eroismo » ( 48 ), illustrata da efficaci disegnatori di piglio realistico; mentre numerose sottoru·briche ( « Armi ed armati d'Italia », << Varietà militari >>, « Curiosità della guerra ») raccoglievano ed illustravano, con accento quasi sempre pacatamente divulgativo, le << spigolature » della tecnica bellica. In altri settimanali per l'infanzia, lo studio delle sagome e dei motori raggiungeva una dimensione addirittura astratta, collegandosi al gusto della vivisezione meccanica, all'interesse per gli << spaccati », per gli organi interni dei vari ordigni. Questa maniera figurativa - che riprendeva i medesimi temi che venivano illustrati in riviste di << tecnica ed attualità», come Ali di guerra e la tedesca Der Adler, molto diffuse, a quell'epoca, anche tra i giovanissi- ( 47 ) Da << Curiosità della guerra: il fuoco e il fumo» di Werther Bellodi; Corr. d. P., 7 gennaio 1940. ( 48 ) La rubrica, nata nel maggio del 1942, ben presto mutò titolo in<<Corrierino della guerra». Gli illustratori più assidui della pagina di guerra erano W. Molino, E. Dell'Acqua e F. Chiletto. In quasi tutti gli altri settimanali per l'infanzia e'era una rubrica dello stesso tipo. Quella di Topolt:no Gra intitolata « La nostra guerra», quella dell'Intrepido <<l'Italia in guerra», ecc. Il Corr. d. P. cominciò ad interessarsi degli eventi bellici, con una certa regolarità, sullo scadere del 1941. [111] Bibliotecaginobianco
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