diede subito l'ordine di esecuzione capitale. "Meglio non perdere tempo! - ghignava - Questo galletto potrebbe un giorno diventare un gallo pericoloso ". Diego venne messo con le spalle al muro. Il ragazzo volse un ultimo pensiero a sua madre. " Mamma! Con te in cielo! ... ". « Ma certo la madre vegliava sul derelitto ... All'improvviso un boato si ripercosse sotto le volte della galleria e la roccia franò. Enormi massi caddero dalralto tra il condannato e i carnefici, sui quali anzi si abbatterono, come 1)er frustrare quello che stavano compiendo. Soltanto un miracolo aveva potuto far sì che la frana risparmiasse Diego ... » (45 ). La partecipazione della stampa infantile italiana alla seconda guerra mondiale ebbe un tono profondamente diverso da queste sanguinarie avvisaglie. Il clima <<ufficioso>>(che aveva dato su·bito una compiuta parvenza di << avventura » agli eventi spagnoli) si dilegua di fronte alla realtà <<nazionale >>della guerra del '40. Di pari passo, si fanno più rade le tirate ideologiche sui princìpi. Ormai il regime è una condizione talmente accettata e radicata, che e perfino possibile attenuare l'insistenza sulla propaganda di tipo agiografico; la « psicologia di guerra>>, d'altro canto, è stata così accuratamente rodata, settimana per settimana, da porre il lettore in grado di esaminare gli avvenimenti co:11curiosità anzichè con sbigottimento. « Curiosità » è appunto il termine più adatto a designare la disposizione infantile verso gli eventi bellici; disp.osizione suggerita, con largo successo, dai giornalini italiani. Sviluppando una <<maniera>>espositiva già inaugurata, durante l'avventura spagnola, dal Vittorioso, le storie di guerra si arricchiscono di nozioni tecniche estremamente diffuse e particolareggiate. Il disegno diventa minuzioso, ingegneristico; il « fenomeno» della guerra moderna, con tutto il suo bagaglio tecnico-scientifico, finisce per lasciare addirittura in secondo piano, come elemento di contorno, la figura umana: « l'atto più sublime di er.oismo - scrive Il Corriere dei Piccoli - è formare della propria macchina, della propria arma e del proprio corpo un proiettile e lan1 ciarsi contro il bersaglio >>( 46 ). Nelle pagine dedicate all'infanzia, la guerra di Spagna era stata un continuo richiamo alla retorica dei sentimenti, un'orgia di orrore e di pietà. Senza far tanti discorsi ora si bada, invece, al s.odo, cercando di convincere « istruendo »; la guerra è ridotta ad un grande, modernissimo, ( 45 ) Da << L'eroe di Villahermosa », Corr. d. P., 2 febbraio 1938. ( 46 ) Dal Corr. d. P., 1 ° novembre 1942. lllO] Bibliotecaginobianco
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