« "A ferro e fuoco il mondo! ". Tale il nefasto proposito del bolscevismo negatore della civiltà e quindi, per la sua stessa natura, nemico dichiarato della luce di Roma. Ma l'utopia rossa, che aveva desolato l'infelice Russia e insanguinato la cavalleresca Ungheria e tentato di avvelenare tutta l'Europa, era stata strangolata in Italia dal Fascismo, assertore e difensore della patria e della libertà con giustizia. Il flagello aveva invece colta di sorpresa la povera Spagna, e parve dapprima che ne sarebbe stata sommersa senza speranza di resurrezione. Ma la sorella Italia vegliava a difesa della civiltà. "A ferro e fuoco? E sial La vedren10I ". E tuonarono i cannoni italo-spagnoli sul mare contrastato e sul sacro suolo conteso; e Volontari italiani accorsero a completare le schiere dei Franchisti contro le orde rosse; e le navi rosse, le trincee rosse, i carri armati rossi, gli aerei rossi sentirono i morsi micidiali del ferro e del fuoco fascista!. .. » (41 ). I particolari di un simile quadro diventano naturalmente <<fumetto>>. Per raffigurare gli orrori discinti della guerra civile e l'eroismo disinteressato dei nostri ·<<volontari >>si ricorre alla forma più italianizzata di sto.rie d'avventura; se ne calcano le tinte, se ne dilata la parte letteraria (42 ), se ne accresce la <<durezza» e l'efficacia espressiva. L'Intrepido andava offrendo in quegli anni (come s'è visto) mediocri esempi di « fumetti all'italiana»: un po' di adolescenti fuggiti di casa, un po' di « eroismo>> e un po' di miti borghesi ridotti in pillole. Sul Corriere dei Piccoli l'avventura spagnola utilizza, ed esalta, i medesimi ingredienti. La <<rispettabilità familiare>> si sublima in un'atmosfera vagamente aristocratica (favorita dalla rotondità dei cognomi spagnoli); il lignaggio del giovanissimo eroe franchista contribuisce ad attirargli la livida avversione dei «rinnegati>>. La lotta contro i <<macellai rossi >>è nel settimanale milanese, come in tutti i giornali dell'epoca, una lotta combattuta in difesa dell'Umanesimo e all'ombra della Cr.oce. Di quell'Umanesimo i cognomi rotondi costitui- ( 41 ) D~ <<Il nibbio delle Baleari » - testo di Giubra con illustrazioni di Cossvitt (Vittorio Cossio) - nel numero del Corr. d. P. dell'l 1 aprile 1939. ( 42 ) Nelle sue storie illustrate, il Corr. d. P. non adottò mai la classica nuvoletta contenente le 'battute di dialogo. Sia le didascalie che la parte dialogata scorrevano, in una stesura unica, sotto le illustrazioni; il che permetteva di sviluppare la narrazione secondo i criteri tradizionali e facilitava l'introduzione di commenti e notazioni di carattere <<politico». Insieme alle storie della guerra spagnola, Il Corr. d. P. cominciava a pubblicare, sull'esempio di Topolino, altre serie di avventure terrestri e interplanetarie, illustrate da disegnatori italiani. [108] Bibliotecaginobianco
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