Non vogliamo ora addentrarci a discutere la « validità ,. delle più rece11ti esperienze di Gassman: teatrali (I Tromboni), cinematografiche (I soliti ignoti), e televisive (Il Mattatore). Da quanto abbiamo eletto ci sembra che una e.osa risulti çhiara: l'importanza di una partecipazione impegnata alla nostr,a cronaca, la funzione educativa di una critica vivace e libera da ogni pastoia, soprattutto quelle dei giochi accademici e dei divertimenti intellettualistici. Le caricature di Gassman, la sua stessa personalità, il suo innegabile prestigio gli permettono di dare un contributo veramente prezioso al rinnovamento del _nostro costume, a un affidamento del gusto, alla q:moscenza e alla divulgaLione di un nuovo più moderno linguaggio televisivo. Le ore de « Il i\liattatore » costituiscono un esperimento da incoraggiarsi; la trasmissione denunciµ magari i suoi limiti di struttura e di impostazione; ne conveniamo. i\lla cm1.- · ùannarla in nome di una pretesa rinuncia, cli una resa dell'Attore, è un nonsenso. Un esperimento, dicevamo, e .come tale bisogna accettarlo. E se poi s.i insistesse nel preconizzare l'involuzione di Gassman, fatalmente legato e condannato a questa sua maschera di cordialità, saremmo costretti a ricordare come già da tempo questo attore si sia presentato al pubblico cinematografico in vesti insolite per un attore tragico, ruoli di fronte ai quali quello· del « bullo », dello sportivo, di Attila, <li « mattatore », torero, Don Giovanni o tenore, è un passo avanti, un vero e proprio progresso, anzi, a r,ifletterci bene, una scelta e un totale mutamento. E se quando lo vedremo muoversi e agitarsi ne « Lo sparviero del Nilo », la « Tratta delle bianche», Il grido del fuggiasco », partner della :Mangano nel mambo di « Riso amaro », se allora l_a ·sua personalità di attore drammatico restava incontaminata, avulsa da quella sua attività commerciale, non vediamo perchè proprio oggi, quando, abban- _donata la via dei troppo facili successi, tenta nuove più problematiche strade, difficili compromessi tra il suo gusto e le esigenze spettacolar-i del video, vedendolo nei panni delle creature del grande teatro classico, dovremmo negargli fiducia e reclamarlo nelle sue parti di mattatore televisivo. l\ila, a sentire il l\iiontanelli, una grande occasione è perduta peri sempre. Questo atleta dalla voce ferma, dal volto duro, scattante e aggressivo, in altro tempo avrebbe potuto dar vita a veri « personaggi ». Se soltanto il suo « mezzogiorno» fosse caduto nella felice stagione dei Valente, dei Nazzar,i, dei Giachetti! Allora sì, allora sarebbe stato il suo momento: paracadutista, trasvolatore, colonizzatore ... Ma noi lo preferiamo così, in questo nostro tempo senLa epopea; e, se ci è possibile avanzare un'ipotesi, anche lui, Gassman, non sarebbe stato molto contento di quegli anni, di quel clima, di quel cinema in cui, per ripetere un giudizio di Degas sulla ridondante pittura di un suo contemporaneo, spade, cipigli e guerrieri di ferro: e'est tout en acier, sauf les cuirasses qui sont en carto11. ATANASIO MozZILLO [52] Bibliotecaginobianco
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