lini, pronti a combattere e, natur.almente, a credere e ad obbedire. Ma una volta infranta la gabbia in cui veniva stipata ogni più modesta amb izione di verità, di satira, di bonaria denuncia, non tardarono a farsi sentire i primi benefici effetti, e, a ·parte l'esperienza « neorealistica », venne affermandosi un nuovo filone, che, talora con accenti volutamente masochistici (si pensi al Macario di « Come persi la guerra » ), sovente, invece, in maniera più serena, tendeva a conoscere e a far conoscere incongruenze, sfasature, viz i, segreti, debolezze e ipocrisie della nostra società contemporanea. Non semp re, naturalmente, si è riusciti a evitare accenti qualunquistici, luoghi comuni, r;masticature, confusione di idee o anche, e molto spesso, mancanza di idee. Ma, quasi sempre, in queste opere modeste, eta ed è possibile cogliere un qualche accento ironico, una sia pur ingenua dialettica, un giudizio insomma; e di conseguenza una certa spregiudicatezza anticonformista e critica del malcostume nazionalistico fatto di menzogne convenzionali. Una cinematografia in tono minore, sul piano estetico; ma che noi no n ci sentiamo affatto di condannare. Non priva di una sua funzione edu cativa, si allontana profondamente e dal filone di «fantasia», con e senza pane , e dalle magniloquenti esperienze prebelliche (e anche successive, se si pensa agli ultimi film di Francesco De Robertis); espressione di una realtà, ce rtamente sgradevole e condannabile, ha il merito di r,ifuggire dall'ipocrisia e da lle solite menzogne convenzionali. Noi crediamo che proprio su questo piano e in questa direzione vi siano maggiori possibilità di sviluppo per la nostra produzione media; evitando le secche di una troppo marcata accentuazione dialetta!e e regionale, e indulgendo sempre di meno ai facili effetti umo ristici, il nostro cinema può darci opere dignitose, lontane dall'evasione assu rda, dal fumetto, per cameriere dalla volgarità banale, dal grossolano erotis mo. Noi crediamo che satira, critica, sarcasmo siano l'antidoto più efficace per il malcostume imperante; e non è detto che i modi di questa critica debbano assumere a forza toni di ricercatezza o di sofisticato divertissement; anche un discorso che si serva di un linguaggio più esplicito, meno sottilmente allusivo , un linguaggio bonario, familiare, privo delle nuances di un umorismo difficile e non di rado inaccessibile, ha la sua utilità, nella misura in cui si rivolge a un pubblico impreparato per accogliere un messaggio che non si r,isolva ed esprima nei termini e nei riferimenti concreti alla sua vita quotidiana. Ora, affermare che in un paese di macchiette è difficile creare personaggi, significa aderire implicitamente alla mitologia e alla seduzione di q uel personaggio « positivo ,. che è così caro ad ogni sorta di ideologia più o meno totalitaria. In definitiva, personaggio ed eroe si identificano, e, al di fuorì del beau-geste (sia pure in una più ricercata versione romantica) non resta posto per gli aspetti di una realtà fatalmente dimessa, incapace di sost ener,e la esaltazione e la retorica di una falsa e illusoria poetica. [51] Bibliotecaginobianco
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