Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

Colombo che non può sacrificare quelle di Taranto, la questione si insabbia: Segni e Colombo cioè si comporterebbero come Bartali e Coppi. Diciamo subito che, piaccia o non piaccia all'estensore della nota che è apparsa sulla Tribuna, riteniamo ormai acquisiti tre punti: a) alla prima schiarita della congiuntura la questione dì un nuovo impiaF1to siderurgico deve essere riproposta in termini non più eludibili; b) per quanto riguarda il giudizio sui tempi di attuazione di questo impegno, ci si può rimettere cosi al senso di responsabilità dell'on. Pastore - e dell'on. Ferrari Aggradi - come all'impegno politico-parlamentare degli onorevoli Cortese _(pli) e Barbi (dc), i quali, nella discussione del novembre scorso sul bilancio del Ministero delle partecipazioni statali, hanno dato la misura della loro attitudine a interp~etare le esigenze del Mezzogiorno e gli interessi generali del paese; e) questa importante « opera straordinaria » (Lale, infatti, è l'impianto in questione, no11 meno di un ponte o cli un acquedotto) non può essere localizzata che tra Puglie e Basilicata, a Taranto, avendo alle spalle il comprensorio di Metaponto, trasformato dall'irrigazione. Riteniamo acquisiti questi tre punti e non vorremmo vederli compromessi dalla violenta campagna di stampa che i giornali di destra hanno aperto nell'ultimo mese. Esemplare da questo punto di vista Il Tempo che si è abbandonato il 25 maggio ad un pesante e ingeneroso attacco nei confronti dell'on. Pastore, reo di volere l'impianto siderurgico per il quale si era impegnato, stando alle cronache della crisi di governo, lo stesso Presidente del Consiglio. Naturalmente non ci stupisce che Il Tempo assuma posizioni come queste, accusando l'on. Pastore di demagogia sociale nel momento stesso in cui esso prescinde da ogni limite di buon senso e di obiettività per lasciare straripare la demagogia liberista. Ma è indicativo che alla nota della Tribuna di cui abbiamo parlato ha fatto seguito l'editoriale del Tempo: segno che ormai le batterie della destra economica sparano ad alzo zero anche sul progetto dell'impianto siderurgico del Mezzogiorno. Figuriamoci cosa leggeremo sul Tempo, se non sulla Tribuna, quando dovesse venire in discussione - e noi naturalmenLe ci auguriamo che tale discussione venga sollevata al più presto, ,sulla base degli impegni assunti dall'on. Lami Starnuti p1'ima, dallo stesso on. Segni poi - tutta la questione degli investimenti delle aziende pubbliche nel Sud. La politica liberale in Italia - questo ed altri esempi lo dimostrano thiaramente - non può essere dunque una politica liberista, e meno che mai la politica di cui sono fautori gli oltranzisti ed i massimalisti del liberismo. E tuttavia, c'è una politica classista della parte peggiore del padronato italiano che i vari Missiroli vogliono spacciare per politica liberale, ricorrendo ai penosi sofismi della loro invecchiata erudizione gionialìstica. Sarà interessante vedere se e fino a quando tutto il Partito liberale si presterà a soste- [39] 81bliotecaginobianco

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