Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

sapessi non avrebbe più senso il mio dovere di capirli. Una previa tci;>ria dèll'altruità non sarebbe che una previa distruzione dell'altrui novità e libertà. E poi, dobbiamo capire solo gli altri uomini? A parte il fatto che dobbiamo cercar di capire anche le donne, perchè dimenticarci degli animali, e degli dei? Personalmente non credo che la diffusione del vegetarianesimo sia il problema più urgente della storia contemporanea: ma come si potrebbe, anche mangiando bistecche, non trovare più civile un mattatoio in cui si adoperino pistole automatiche di un mattatoio in cui non si adoperino, cioè una situazione in cui si capisca la sofferenza dell'animale e si cerchi di alleviarla, di una situazione in cui questa comprensione non abbia luogo? Analogamente, non mi sembra· che uno dei più impellenti bisogni sociali sia quello di sviluppare il sentimento religioso della gente: ma chi può mai essere tanto sordo da vivere nella perfetta certezza che non dovrà mai capire la parola di un dio o di un santo o di un angelo o di un diavolo? In realtà, il dovere dell'ascolto, della perenne apertura al dialogo possibile, è il più universale ed etern·o dei doveri. Non per nulla San Francesco parlava coi lupi come con gli uomini, e con l'acqua e col vento e con la morte come con Dio. Per ciò stesso, non si può fare l'elenco delle personalità da comprendere. Chi ci metteremo, gli angeli e non i diavoli (perchè ai primi dobbiamo dar retta e di fronte alle tentazioni degli altri dobbiamo invece tapparci le orecchie)? Ma come faremo a riconoscerli per diavoli, senza prima capirli? E perchè, poi, non cercar di capire, anche con altruistico interesse, il punto di vista dei poveri diavoli? Oppure metteremo nella lista i tipi a noi già noti di altrui personalità, e ne lasceremo fuori quelli ignoti? E se a un certo punto arriverà, su un disco volante, l'abitante di un altro pianeta, non avremo forse il dovere di cercar di comprenderlo, e tanto più quanto più potrà apparirci remota e diversa la sua altruità, e difficile il suo intendimento? È dunque impossibile redigere previamente la lista dei tipi di altrui soggettività che, essendo razionali e quindi comprensibili, abbiano di conseguenza diritto .alla nostra comprensione. La sola condizione perchè un'altn.ii esperienza debba essere comp;esa da noi, è che possa esserlo. Ma siccome questo non siamo in' grado di accertarlo se non cercando, appunto, di comprenderla, così è dalla nostra volontà di comprensione che dobbiamo sempre partire, e non già da un preventivo accertamento della razionale [24] Bibliotecaginobianco

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